lunedì 10 novembre 2008

Gli Agenti ed i Broker verbalizzeranno la sospetta falsità








Newsletter Anno VI - n°41 - 10 Novembre 2008



Cari Colleghi,
nuove incombenze per gli Intermediari di assicurazione. La Banca d’Italia impegna Agenti e Broker nel delicato compito dell’individuazione e ritiro dalla circolazione delle banconote sospette di falsità. Lo disciplina il Provvedimento 4 settembre 2008 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 216.

Gli Agenti ed i Broker assicurativi, italiani e non, se ritengono che la banconota loro presentata sia sospetta di falsità, hanno l’obbligo di ritirarla dalla circolazione e redigere un verbale, la cui copia dovrà essere rilasciata all’esibitore, a titolo di ricevuta. Poi, entro venti giorni lavorativi, si dovranno preoccupare della trasmissione ad una delle filiali della Banca d’Italia specificamente individuate. Le banconote saranno quindi esaminate ed eventualmente definitivamente dichiarate false. In questo caso all’esibitore non è dovuto alcun rimborso. Diversamente, accertata la legittimità della banconota, la Banca d’Italia rimborsa l’esibitore con vaglia cambiario emesso a suo nome e di pari importo.

Il provvedimento della Banca d’Italia, non modifica le disposizioni già in uso per le banconote sospette di falsità, ma individua nuovi soggetti obbligati al ritiro, tra i quali appunto gli Intermediari di assicurazione.

Di conseguenza tutti gli Agenti ed i Broker dovranno adottare un modello organizzativo tale da prevedere misure e procedure che assicurino il rispetto degli obblighi posti a loro carico: impartire istruzioni scritte ai propri collaboratori, nonché verificarne l’effettiva applicazione, e quanto prevede l’articolo 3 del provvedimento. Probabilmente anche per quanto attiene le norme sulla Responsabilità Amministrativa delle società nell’ambito di applicazione del D.L. 231/2001.

Da parte sua, la Banca d’Italia valuterà la corretta formazione dei collaboratori, l’esistenza di responsabili chiaramente individuati, l’adeguatezza e l’efficacia delle procedure adottate.

Invero, non vi è ancora certezza tra gli Agenti ed i Broker quali saranno quelli obbligati alla disposizione, poiché nell’individuazione il provvedimento recita: «gli intermediari assicurativi di cui all'art. 109, comma 2, lettere a) e b), del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, che operano nei rami di cui al comma 1, lettera g), del medesimo decreto legislativo». Più che ovvio il refuso sul riferimento ai rami esercitati, poiché gli stessi sono individuati nel Codice delle Assicurazioni nell’art. 2.

Tuttavia, informazioni provenienti da fonti ufficiose rivelano che saranno obbligati al ritiro delle banconote sospette di falsità, solo gli intermediari Agenti e Broker operanti nei rami vita, di cui all’art. 2, comma 1, del Codice delle assicurazioni. Qualora la notizia fosse confermata, sarà evidente l’imbarazzo nel ravvisare tanta superficialità nella propria Banca Centrale. Infatti agli Agenti e Broker di assicurazioni, già dal luglio 2007, è fatto divieto di ricevere denaro contante, banconote appunto, a titolo di pagamento di premi relativi a contratti di assicurazione sulla vita. Il tutto in forza del Regolamento Isvap n.5, art. 47 comma 3. Norma ripetutamente contestata dal Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione.

Semmai fosse confermata la notizia, sugli Intermediari operanti nei rami vita, oltre l’imbarazzo, prevarrebbe l’indignazione. Infatti in base al provvedimento ci si dovrebbe far carico degli oneri descritti dalla Banca d’Italia, senza alcuna possibilità che questa sia validamente efficace, salvo che non dovesse interessare anche l’operatività nei rami danni.

In ogni caso, non mancavano nell’attività degli Agenti di assicurazione adempimenti e incombenze burocratiche di ogni tipo. E questa ulteriore, se confermata, sommandosi a quelle previste dal D.Lgs. 209 prima, e dall’Isvap poi, in materia di aggiornamento professionale, che insieme a quella sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che minacciosamente si approssimano alla scadenza il 31 dicembre, permeano una condizione di preoccupazione e nervosismo non sostenibile dalla Categoria.

Alle agenzie è fatto carico di esorbitanti e inutili adempimenti, se non addirittura negativi, al quale non corrispondono adeguati supporti economici. Le nuove e rilevanti norme del Regolamento 23 in tema di trasparenza dei premi e provvigioni, ne hanno acuito i motivi di protesta, e la tensione unitamente l’esasperazione, sono ormai palpabili. Il tutto anche corroborato dall’incosciente atteggiamento delle imprese che sconsideratamente non hanno ancora provveduto a ripristinare i livelli provvigionali che gli intermediari con un atto di responsabilità avevano accettato di ridurre negli anni di crisi della Rca.

Oggi, dopo l’introduzione della patente a punti, il plafonamento del danno di lieve entità alla persona, ed ultimo il provvedimento sull’indennizzo diretto, visti i risultati economici delle Imprese che anche nell’assicurazione RCauto, hanno portato elevati utili e lauti guadagni per i loro manager, è venuto il momento di restituire agli Agenti quanto dovuto. Così come è tempo perché il Governo dia una risposta alle innumerevoli richieste della Categoria che, anche nell’ultima audizione in Commissione Finanze della Camera, ha potuto relazionare sulla necessità di sburocratizzare la professione, migliorandone la qualità del servizio, nonché riducendone i costi ed accrescendone la concorrenza, nel supremo interesse del Paese.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

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