lunedì 29 dicembre 2008

Valutazione dei rischi, attesa la proroga





Newsletter Anno VI - n°47 - 29 Dicembre 2008


Cari Colleghi,
possibile rinvio di sei mesi per gli adempimenti in tema sicurezza nei luoghi di lavoro, in scadenza il 31 dicembre 2008. Attesa, nella Gazzetta Ufficiale, la pubblicazione del DECRETO-LEGGE: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni finanziarie urgenti.

Nel tradizionale decreto "milleproroghe", varato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 18 dicembre, dovrebbe trovare spazio lo slittamento delle disposizioni in materia di sicurezza del lavoro che sarebbero dovute entrare in vigore all'inizio del 2009. In particolare, lo schema dovrebbe differire di sei mesi l'applicazione delle nuove norme sulla valutazione dei rischi aziendali e le relative sanzioni. L'aggiornamento, secondo le più stringenti regole del nuovo testo unico - Decreto Legislativo n. 81/2008.

Anche il termine per l'applicazione della norma che impone la comunicazione degli infortuni di durata superiore a un giorno sarà molto probabilmente differito. Il Governo prenderà tempo poiché è nelle sue intenzioni approvare dei decreti correttivi e integrativi rivisitando le previsioni del testo unico della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, D.L. 81/2008.

Come noto il 1 gennaio 2009 era la data prevista per l’entrata in vigore delle disposizioni riguardanti l’obbligo di valutazione dei rischi previste dal Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81. In virtù della proroga contenuta nell’articolo 4 della Legge 2 agosto 2008, n. 129 (il termine fissato per l’adeguamento della valutazione dei rischi e la redazione del relativo documento era già slittato dal 29 luglio 2008 al 1 gennaio 2009).

Previsto l’aggiornamento del Documento di valutazione dei rischi secondo i nuovi contenuti e le nuove modalità disposte dal testo unico, con particolare attenzione ai nuovi elementi introdotti, ovvero:
• la valutazione dei rischi collegati allo stress lavoro-correlato;
• la valutazione dei rischi riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza e puerperio, secondo le disposizioni del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (testo unico sulla tutela e il sostegno della maternità e della paternità);
• la valutazione dei rischi connessi alle differenze di genere, all’età e alla provenienza da altri paesi;
• l’individuazione delle procedure e dei ruoli dell’organizzazione aziendale necessari per l’attuazione delle misure da realizzare;
• l’indicazione dei nominativi dei soggetti obbligati che hanno partecipato alla valutazione dei rischi, ovvero responsabile del servizio di prevenzione e protezione, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o di quello territoriale, medico competente;
• l’individuazione delle mansioni che espongono i lavoratori ai rischi specifici e che richiedono una riconosciuta capacità professionale, una specifica esperienza e una formazione e addestramento adeguati;
• le modifiche apportate a eventuali rischi specifici.

Inoltre, il documento di valutazione con data certa (articolo 28, comma 2, D.L. 81/2008) andava rielaborato dal datore di lavoro, a seguito di una nuova valutazione, non solo in occasione di modifiche del processo produttivo o dell’organizzazione del lavoro significative ai fini della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, ma anche in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione e della protezione, oppure in seguito al verificarsi di infortuni significativi, ovvero quando il risultato della sorveglianza sanitaria ne evidenzi la necessità.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

lunedì 22 dicembre 2008

Pubblicata la bozza di modifica al regolamento degli intemediari






Newsletter Anno VI - n°46 - 22 Dicembre 2008



Cari Colleghi,
l’Istituto per la Vigilanza nelle Assicurazioni Private, pubblica la bozza del provvedimento recante modifiche ed integrazioni al Regolamento n. 5 del 16 ottobre 2006, concernente la disciplina dell’attività di intermediazione assicurativa e riassicurativa di cui al Titolo IX (Intermediari di assicurazione e di riassicurazione) e di cui all’articolo 183 (Regole di comportamento) del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 - Codice delle Assicurazioni Private. Inoltre, con il provvedimento n. 2664 del 17 dicembre, l’Isvap modifica l’articolo 37 del Regolamento 5 e rinuncia all’obbligo degli intermediari di comunicazione annuale del rinnovo della polizza di assicurazione per la responsabilità civile professionale.

On line la bozza del nuovo regolamento 5, frutto di un tavolo di confronto aperto dopo le insistenti pressioni esercitate dalle associazioni di categoria, in primis il Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione che fin dall’emanazione dello schema, settembre 2006, ebbe a contestare con decisione l’articolato regolamento.

Ebbene, dopo oltre due anni di frizioni, l’Autorità per la Vigilanza del settore assicurativo, prende atto dei significativi ricorsi degli Agenti e modifica alcune norme. Lasciando peraltro parzialmente soddisfatta la categoria agenziale per non aver raccolto tutti i punti oggetto di contestazione.

Si è trattato di un atto dovuto, infatti l’intervento risponde agli obiettivi dell’articolo 23 della legge 28 dicembre 2005, n. 262, che richiede all’Isvap e ad altre Autorità indipendenti di sottoporre a revisione, il contenuto degli atti di regolazione, per adeguarli all’evoluzione delle condizioni di mercato e degli interessi degli assicurati.

In ogni caso, secondo l’Isvap, la portata fortemente innovativa della disciplina sull’intermediazione recata dal Regolamento n. 5/2006 ed il conseguente impatto sugli assetti del mercato della distribuzione assicurativa hanno suggerito di monitorare nel continuo l’effetto delle norme e di procedere ad una valutazione della loro applicazione in concreto in via anticipata rispetto al termine dei tre anni previsto dalla legge.

L’Authority ammette le ragioni delle associazioni degli intermediari, che hanno fatto emergere alcuni profili suscettibili di modifica e di miglioramento, finalizzati a semplificare e razionalizzare taluni adempimenti posti a carico degli intermediari, senza diminuire il livello di tutela degli assicurati.

Molte le variazioni previste in bozza:
• modifiche all’articolo 2, lettera z), del Regolamento concernente la definizione di “responsabili dell’attività di intermediazione”, esplicitando che tale qualifica può essere rivestita da coloro ai quali sono attribuite, nell’ambito della società per la quale operano, mansioni direttive con esercizio di specifici poteri e funzioni, indipendentemente dall’inquadramento nell’organico.
• modifica l’articolo 9 del Regolamento in tema di prova di idoneità prevista per l’iscrizione delle persone fisiche nelle sezioni A o B del registro, introducendo una semplificazione delle procedure di esame per i candidati che risultino iscritti nelle sezioni C od E nel registro nel biennio antecedente alla pubblicazione del bando d’esame. La modifica è volta a prevedere lo svolgimento della sola prova scritta per soggetti che risultino già in possesso di una professionalità acquisita sul campo. E’ inoltre introdotta una nuova previsione che limita l’esame alle sole materie riguardanti l’esercizio dell’attività riassicurativa per i candidati che intendano svolgere tale attività e che siano già iscritti nelle sezioni A o B del registro in qualità di intermediari assicurativi oppure abbiano già superato la prova di idoneità per l’esercizio dell’attività di intermediazione assicurativa.
• modifica l’articolo 11 del Regolamento che detta principi generali sui contenuti della polizza di responsabilità civile professionale di cui devono essere muniti gli intermediari iscritti nelle sezioni A o B del registro. Le modifiche sono volte ad adeguare, in attuazione della direttiva 2002/92/CE, i massimali minimi di copertura della polizza, tenendo conto dell’incremento dell’indice europeo dei prezzi al consumo registrato nel periodo di osservazione stabilito dalla medesima direttiva (pari al 12,8%).
• modifiche all’articolo 24 del Regolamento relativo alle modalità di iscrizione degli intermediari nella sezione E del registro, introducendo alcune previsioni finalizzate a semplificare ed agevolare l’iscrizione di soggetti che cessino di svolgere l’attività per un intermediario per svolgere l’attività come addetti all’esterno dei locali di altro intermediario. In tale ottica, è stato inoltre previsto un nuovo modello concernente la modifica del rapporto di collaborazione (allegato n. 6) che consente di accorpare in un unico documento l’istanza di cancellazione sottoscritta dal primo intermediario e la domanda di iscrizione firmata dal nuovo soggetto per il quale verrà svolta l’attività. L’unificazione in un unico modello delle due domande è finalizzata ad attuare una semplificazione delle procedure funzionale al contenimento dei termini istruttori, in assenza di norme codicistiche che consentano di ammettere prima dell’iscrizione nel registro un’immediata operatività dei soggetti iscritti nella sezione E per conto del nuovo intermediario. Nel medesimo modello è inoltre inserita una dichiarazione con cui il soggetto iscritto in sezione E può informare l’ISVAP della intervenuta interruzione del rapporto di collaborazione, al fine di consentire all’Autorità di adottare i necessari interventi di vigilanza nel caso in cui il soggetto tenuto alla cancellazione, nonostante l’intervenuta interruzione, abbia omesso di richiedere la cancellazione dell’ex collaboratore.
• modifica l’articolo 26 del Regolamento in tema di cancellazione dal registro, introducendo alcune specifiche disposizioni per i soggetti iscritti nelle sezioni C od E. In particolare, sono state dettate previsioni con riguardo alla visibilità nel registro di soggetti sottoposti a procedimento disciplinare o ad accertamenti istruttori propedeutici all’avvio dello stesso. E’ stato inoltre previsto, in caso di interruzione del rapporto, un obbligo per le imprese o per gli intermediari che si avvalevano dei soggetti iscritti nelle sezioni C od E di presentare all’ISVAP istanza di cancellazione entro un determinato termine. La previsione è finalizzata a consentire sia l’uscita dal registro di soggetti per i quali è venuto meno il presupposto (rapporto di collaborazione) che, in base alle disposizioni del Codice delle assicurazioni e del regolamento, giustifica il mantenimento della relativa iscrizione, sia la possibilità per detti soggetti di mutare la veste assunta in sede di pregressa iscrizione attraverso il passaggio ad altre sezioni del registro. Si tratta di un obbligo sanzionabile, in caso di inosservanza, sia sotto il profilo amministrativo pecuniario sia sotto quello disciplinare.
• modifica l’articolo 27 del Regolamento relativo alla reiscrizione nel registro, apportando variazioni con riferimento ai requisiti necessari per ottenere la reiscrizione. In particolare, coerentemente con le modifiche apportate in tema di aggiornamento professionale all’articolo 38, viene prevista la necessità di attestare l’adempimento dell’obbligo di aggiornamento solo nel caso in cui nei due anni antecedenti alla presentazione della domanda di reiscrizione non sia stato effettuato l’aggiornamento.
• variazioni all’articolo 29 del Regolamento in tema di passaggio ad altra sezione del registro, al fine di rendere più agevoli le procedure per il trasferimento di sezione degli intermediari. Con tale obiettivo è stato altresì predisposto uno specifico modello (allegato n. 9) che, a fini di semplificazione, unifica nel medesimo documento le istanze da presentare ai fini della richiesta di passaggio.
• modifica l’articolo 36 del Regolamento, introducendo variazioni in tema di obblighi di comunicazione all’ISVAP da parte degli intermediari. In un’ottica di semplificazione, le informazioni da comunicare ai sensi dell’articolo 36 sono state circoscritte a quelle maggiormente rilevanti (sono state escluse le comunicazioni relative ai luoghi di conservazione della documentazione e alla denominazione delle imprese per le quali gli intermediari svolgono attività in altri Stati membri) ed è stato previsto un allungamento dei termini per effettuare talune comunicazioni, con esclusione di quelle (perdita dei requisiti di onorabilità e professionalità e avvio dell’operatività dei soggetti inoperativi) per le quali sussistono da parte dell’Autorità esigenze di maggiore tempestività nell’acquisizione delle informazioni dalle stesse recate. Sono state, altresì, riprodotte nell’articolo 36 le previsioni del Provvedimento n. 2473 del 16 novembre 2006, concernenti le modalità di comunicazione all’ISVAP in formato elettronico dei conferimenti, delle variazioni e delle cessazioni di incarichi agenziali o per l’esercizio dell’attività di intermediazione assicurativa, nonché di alcune informazioni relative ai soggetti di cui alla sezione C del registro.
• modifiche all’articolo 38 del Regolamento, volte a ridefinire le modalità di adempimento degli obblighi di aggiornamento professionale. E’ stato esteso dall’anno al biennio il termine per effettuare l’aggiornamento, specificando che il primo obbligo di aggiornamento deve essere adempiuto entro il trentuno dicembre del secondo anno successivo a quello di iscrizione o, per gli addetti interni, di inizio dell’attività. Inoltre, sono stati individuati alcuni casi di esonero per gli intermediari inoperativi e per gli intermediari che si trovino in specifiche situazioni personali o di salute (gravidanza, parto, adempimento di doveri collegati alla maternità o alla paternità in presenza di figli minori, grave malattia o infortunio) che non consentano di partecipare ai corsi di aggiornamento. Le modifiche all’articolo 38 mantengono comunque inalterato il livello di professionalità richiesto per l’esercizio dell’attività; resta infatti ferma la previsione che, a prescindere da qualunque termine, richiede il tempestivo aggiornamento in occasione dell’immissione in commercio di nuovi prodotti o di evoluzione della normativa.
• nuovo articolo 44 bis finalizzato a dettare disposizioni in tema scioglimento dell’incarico di intermediazione conferito a soggetti iscritti nella sezione A del registro a seguito del verificarsi di circostanze eccezionali e non prevedibili da parte dell’impresa di assicurazione. L’articolo disciplina le condizioni e le modalità di esercizio dell’attività nell’attesa del conferimento dell’incarico ad altro intermediario, nonché gli effetti conseguenti alla mancata sostituzione dell’intermediario il cui rapporto è cessato. In particolare, è disciplinato il caso in cui l’impresa, nell’attesa del conferimento del nuovo incarico ad altro intermediario, assuma - attraverso la preposizione di propri dipendenti quali institori - la gestione diretta dell’attività per una durata massima, prevedendo che in tale periodo l’impresa assuma formalmente la responsabilità per l’operato dei collaboratori dell’agente cessato di cui si avvale nel periodo della gestione diretta. Sono inoltre dettate norme per regolare sia le ipotesi di sostituzione dell’intermediario sia i casi in cui tale sostituzione non si determini.
• modifica l’articolo 47 del Regolamento, elevando, per i contratti di assicurazione contro i danni, da 500 euro a 750 euro la misura del premio che gli intermediari possono ricevere come denaro contante.
• modifiche all’articolo 49 del Regolamento, relativo all’informativa precontrattuale, in tema di obblighi di consegna del modello 7A contenente il riepilogo dei principali doveri comportamentali cui sono tenuti gli intermediari e del modello 7B relativo ai dati essenziali degli intermediari e della loro attività. In particolare, con riferimento al modello 7A la nuova disposizione prevede che la consegna sia effettuata, al pari del modello 7B, prima della sottoscrizione del contratto o della proposta anziché al momento del primo contatto con il cliente. Con riguardo al modello 7B, la variazione è volta a prevedere che in caso di modifiche di rilievo o di rinnovo del contratto l’obbligo di consegna del modello sia limitato all’ipotesi in cui i dati relativi all’intermediario ed alla sua attività siano modificati rispetto a quelli già resi noti al momento della sottoscrizione della proposta o del contratto. Tali modifiche consentono di attuare una semplificazione delle prescrizioni relative all’informativa precontrattuale, sia allineando i tempi di consegna dei modelli previsti dalla normativa, con possibilità per gli intermediari di procedere ad una unificazione degli stessi senza tuttavia alterarne il contenuto, sia contenendo gli adempimenti posti in capo agli intermediari laddove, in assenza di variazioni dei dati, le esigenze di informativa siano state già soddisfatte con la prima consegna.
• modifiche all’articolo 54 del Regolamento che disciplina gli obblighi di separazione patrimoniale. In particolare, per tener conto delle diverse realtà operative e delle esigenze organizzative degli intermediari, sono stati elevati da cinque a dieci giorni i termini per procedere al versamento dei premi ricevuti dai contraenti nel conto separato ed è stata prevista la possibilità di effettuare il versamento di detti premi nel conto separato al netto delle provvigioni spettanti agli intermediari laddove ciò sia consentito nel rapporto contrattuale con le imprese. La modifica lascia inalterate le finalità della previsione regolamentare dal momento che rimane ferma l’impossibilità per gli intermediari di effettuare versamenti temporanei su conti diversi da quello separato.
• nuovo articolo 54 bis volto a recepire le modifiche apportate all’articolo 117 del Codice delle assicurazioni dalla legge finanziaria 2007, che ha esentato gli intermediari iscritti nelle sezioni A, B o D dagli obblighi di separazione patrimoniale, consentendo a questi ultimi, in alternativa al conto separato e senza necessità di una preventiva autorizzazione da parte dell’impresa al fine di non vanificare l’effettività della disposizione, di stipulare una fideiussione bancaria che presenti determinate caratteristiche. Il nuovo articolo 54 bis reca inoltre alcune previsioni di dettaglio relative alla stipulazione della fideiussione.
• modifica l’articolo 56 del Regolamento, introducendo per i contratti in forma collettiva una differenziazione di disciplina in relazione alla tipologia di copertura offerta. Le modifiche prevedono un regime semplificato per alcune polizze danni, prestate in occasione di determinati eventi (ricreativi, sportivi o culturali) e caratterizzate da una limitazione della durata della copertura, strettamente connessa al periodo temporale di svolgimento dell’evento. In particolare, per tali contratti è stata disposta l’applicazione delle norme di comportamento dettate dal comma 1, nei soli confronti del contraente. Ai fini di trasparenza nei confronti degli assicurati è stato inoltre previsto in capo al contraente l’obbligo di consegnare agli assicurati un documento sintetico, predisposto dall’impresa, volto ad informare gli stessi della sussistenza della copertura assicurativa, nonché ad illustrare le modalità di reperimento della documentazione relativa al contratto e/o le modalità per l’attivazione della copertura.
• modifiche all’articolo 57 del Regolamento in tema di obblighi di conservazione della documentazione. Al fine di ridurre gli oneri di conservazione posti in capo agli intermediari è stato eliminato l’obbligo di conservazione della documentazione non strettamente rilevante ai fini della verifica del rispetto delle norme previste dalla disciplina sull’intermediazione assicurativa (corrispondenza intercorsa con le imprese e gli intermediari in relazione all’attività svolta). In coerenza con le modifiche apportate in tema di aggiornamento professionale è stato introdotto un obbligo di conservazione della documentazione comprovante la sussistenza delle situazioni di esonero.
• modifiche all’articolo 62 del Regolamento in tema di illeciti disciplinari. E’ stata in primo luogo introdotta la possibilità di modulare maggiormente la sanzione disciplinare prevista per le fattispecie tipizzate in funzione della lesività in concreto del fatto commesso: si prevede che la sanzione del richiamo possa essere applicata anche alle ipotesi sanzionate di base con la radiazione e la censura, laddove il fatto commesso si configuri quale lieve manchevolezza. E’ stata inoltre differenziata la sanzione in ragione del tipo di illecito commesso per le fattispecie relative alla violazione degli obblighi di separatezza patrimoniale ed alla inosservanza delle previsioni in tema di fideiussione bancaria. In particolare, è stata prevista la sanzione base della radiazione per l’ipotesi di mancata costituzione del conto separato o mancata stipulazione della fideiussione bancaria di cui agli articoli 54 e 54 bis del Regolamento, nonché per l’inosservanza della previsione che vieta i versamenti temporanei in conti diversi dal conto separato. E’ stata invece disposta la sanzione base della censura per le fattispecie di costituzione di un conto separato o stipulazione di una fideiussione bancaria non conformi alle disposizioni previste dagli articoli 54e 54 bis e per le ipotesi di versamento dei premi nel conto separato oltre i termini stabiliti dalla normativa. Per tener conto di casi concreti emersi con maggiore frequenza anche dall’attività del Collegio di garanzia per i procedimenti disciplinari sono state introdotte due ulteriori ipotesi di violazione disciplinare in materia di rilascio di false attestazioni in sede di offerta o di esecuzione del contratto, per la quale è stata prevista la sanzione base della radiazione, nonché in tema di assegnazione di classe di merito non corretta all’atto della stipulazione di polizze della responsabilità civile auto, per la quale è stata prevista la sanzione base della censura.
• modifiche agli allegati al regolamento, secondo una logica di massima semplificazione. In particolare sono stati realizzati modelli unici (uno per ciascuna delle sezioni del registro) che gli intermediari devono utilizzare per tutte le istanze relative alla propria persona, alla propria società e ai propri collaboratori. Ciascun intermediario utilizzerà il modello di riferimento compilando parti differenti (quadri) a seconda della richiesta (prima iscrizione, propria o della propria società, cancellazione, reiscrizione). In tal modo il modello si compone in funzione delle diverse esigenze. Come già descritto nell’ambito dei rispettivi articoli (artt. 24 e 29 del Regolamento) sono stati inoltre previsti due nuovi modelli relativi, rispettivamente, ai casi di richiesta di passaggio di sezione e di modifica del rapporto di collaborazione per gli iscritti nella sezione E. Sono stati infine eliminati il modello 5B relativo ad informazioni per le quali è stata prevista l’acquisizione attraverso l’adozione di altri modelli e l’allegato n. 9 contenente l’elenco delle imprese di assicurazione ed il relativo codice ISVAP da utilizzare ai fini dell’attestazione del possesso della polizza di responsabilità civile ora sostituito dal codice impresa indicato dall’albo delle imprese, consultabile sul sito dell’Autorità.

Eventuali osservazioni, commenti e proposte possono essere inviate all’Autorità entro il 9 febbraio 2009 al seguente indirizzo di posta elettronica: modifichereg5@isvap.it.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

lunedì 15 dicembre 2008

All'orizzonte nuovo Regolamento 5






Newsletter Anno VI - n°45 - 15 Dicembre 2008



Cari Colleghi,
a distanza di due anni dall’emanazione del regolamento concernente la disciplina dell’attività di intermediazione assicurativa e riassicurativa, l’Istituto per la Vigilanza delle Assicurazioni Private avvia un tavolo di confronto con le organizzazioni rappresentative degli Agenti di assicurazione. Al centro degli incontri le richieste avanzate dalle organizzazioni agenziali, SNA e Unapass, di verifica degli effetti che la normativa ha prodotto e per analizzare le aree di miglioramento.

Il tavolo aperto approfondirà tutte le questioni legate alla pesante burocrazia, che nella pratica quotidiana ha comportato sovrabbondanti quanto inutili adempimenti, senza generare particolari vantaggi, soprattutto per il consumatore.

La fase di consultazione apertasi dopo l’invio all’Isvap di un documento di proposta, sottoscritto congiuntamente dai Presidenti Tristano Ghironi e Massimo Congiu, prevede una prima fase di esame al quale potrà far seguito una nuova versione del regolamento che, come consuetudine, sarà posta in pubblica consultazione prima dell’emanazione della stesura definitiva.

L’apertura dell’Isvap al confronto è un segnale positivo, posto che molti degli argomenti messi all’attenzione del Regolatore, sono orientati in primis alla semplificazione operativa, nell’interesse generale dell’industria assicurativa.

Sna e Unapass hanno ribadito la necessità primaria di procedere alla eliminazione delle pastoie burocratiche, ed alla modifica dell’impianto sanzionatorio, ingiustamente repressivo anche per lievi manchevolezze, per poi analizzare una serie di norme che, diversamente regolate, potranno portare un clima di normalità nell’attività degli intermediari professionali.

Da parte sua l’Isvap, su alcuni punti, si è reso subito possibilista per modificare l’impianto, nell’ottica di una semplificazione operativa del regolamento. Sotto osservazione in particolare le comunicazioni per iscrizione/variazione/cancellazione nel Registro Unico degli Intermediari (RUI); la revisione dei documenti precontrattuali 7A e 7B da consegnare ai clienti insieme alla valutazione della adeguatezza contrattuale; la periodicità dell’aggiornamento professionale perché sia meno stringente; la semplificazione della prova d’esame per taluni soggetti già operativi.

Sul tavolo del confronto, gli intermediari hanno portato le questioni più spinose, tra le quali: la definizione di prodotto standardizzato; l’elevazione del termine per il versamento dei premi nel conto separato; la necessità di escludere dall’attività di intermediazione quella riservata all’esazione dei premi; l’esigenza di innalzamento del tetto per l’incasso in contanti dei premi danni non RCAuto; l’autorizzazione agli iscritti nelle sezioni A e B di operare liberamente tra loro.

Non ultimo Ghironi e Congiu, avanzano l’utilità di uno studio dedicato alla comparazione delle varie regolamentazioni con il quale i singoli Paesi UE hanno recepito la Direttiva Europea sull’intermediazione assicurativa.

Superare gli aspetti che insabbiano l’attività degli Intermediari professionali nella loro missione sociale di garanzia del futuro delle famiglie e delle imprese. Questo è quanto chiedono gli Agenti di assicurazione, per affrontare l’attuale contesto economico con maggiore sicurezza e per concorrere stabilmente al benessere del Paese. Ma anche per recuperare margini di redditività dal ripristino della semplificazione operativa, senza rinunciare alla trasparenza contrattuale e all’effettiva tutela dei diritti del consumatore.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

martedì 2 dicembre 2008

Provvigioni medie in ribasso nel 2007












Newsletter Anno VI - n°44 - 01 Dicembre 2008



Cari Colleghi,
nel 2007 le percentuali provvigionali degli intermediari sono state inferiori all’anno precedente, lo conferma l’Ufficio Statistiche e Studi Attuariali dell’ANIA.

Ania Trends focus Indici Aziendali, nella sua ventitreesima edizione, analizza gli indici informativi e ratio di performance aziendale degli anni 2003-2007.

Alla ricerca dell’Ania hanno partecipato 62 imprese, rappresentanti una raccolta premi di 66.733 milioni di Euro, pari al 67,3% del totale: l’84,1% per i rami Danni e il 57,1% per i rami Vita. La rilevazione analizza il Lavoro Diretto Italiano (L.D.I.).

Le prime tabelle di analisi, sono dedicate agli indici dei costi sostenuti dalle imprese sui premi.

Nel 2007 l’incidenza delle spese sui premi danni sono state pari al 29,15% in aumento rispetto all’anno precedente (28,63%). Nei rami vita le spese hanno inciso per il 6,48% (6,24% nel 2006).

Tuttavia l’incremento dei costi non è addebitabile alla gestione commerciale che segna una riduzione. L’Ania ha osservato le spese commerciali che comprendono le provvigioni alla rete distributiva, il costo dell'organizzazione produttiva, il costo del personale commerciale di sede e periferico, nonché le spese pubblicitarie e promozionali. Nel 2007, il livello dei costi commerciali delle imprese in rapporto ai premi dei rami danni presenta un valore pari al 16,62%, in diminuzione rispetto all’anno precedente (16,67%). I costi commerciali rispetto ai premi vita sono stati del 4,34%, erano pari al 4,58% nel 2006.

Esaustivo il livello di risparmio delle imprese per quanto riguarda le percentuali provvigionali retrocesse. Nel 2007 il decremento ha interessato sia il settore danni che quello vita. Sono state pagate provvigioni per il 15,43% sui premi del lavoro diretto italiano danni (erano il 15,56% nel 2006). Le provvigioni erogate nei rami vita sono state pari al 4,34% (4,58% nel 2006).

Mentre le imprese risparmiavano sulle provvigioni, aumentavano le altre spese. L’andamento delle altre spese commerciali nel 2007 hanno pesato complessivamente per lo 0,89% dei premi. Tale valore è in crescita rispetto al 2006 (0,70%). Nei rami Vita l’indicatore aumenta in maniera esponenziale, passando dallo 0,40% del 2006 allo 0,61% del 2007, con un incremento di 21 punti percentuali. Anche nei rami Danni l’incidenza delle altre spese commerciali sui premi è in aumento (da 1,10% del 2006 al 1,20% del 2007).

L’analisi dei costi delle imprese prosegue con quelli gestionali, che comprendono il costo del personale non commerciale (comprese le spese esterne per liquidazione sinistri) e le altre spese gestionali non di personale. Nell’ultimo anno l’indice dei costi gestionali, a livello totale, presenta un valore in aumento rispetto al 2006, passati dal 6,03% al 7,05%.

Il rapporto analizza anche l’incidenza sui premi del costo del personale (con contratto amministrativo e dedicato al solo lavoro diretto italiano). Nel 2007, a livello totale, emerge un valore medio del 2,93% con un incremento rispetto al 2006 (2,68%). Il valore di questo indicatore risulta, nell’ultimo anno, in diminuzione per i rami Danni (dal 5,21% del 2006 al 5,11% del 2007), mentre aumenta per i rami Vita (dallo 0,81% del 2006 allo 0,98% dell’ultimo anno).

Per quanto riguarda il Costo medio dei dipendenti con contratto amministrativo, tale indicatore presenta un valore medio di € 76.290, con un aumento nell'ultimo anno pari al 3,6%. Calcolato sommando le voci di spesa sostenute per tutto il personale (retribuzioni lorde, provvigioni e interessenze, diarie e rimborsi spese, oneri sociali, incremento al fondo TFR, oneri a carico delle imprese per polizze assicurative stipulate per i propri dipendenti), comprendendo anche i dirigenti e rapportando tale totale all'organico complessivo in essere al 31 dicembre dell'anno considerato. Nel calcolo della media sono considerati anche i costi dei dipendenti dei call center e le spese per lavoro interinale.

Per analizzare la componente “lavoro”, l’Ania ha esaminato anche i seguenti indici:
- premio medio di portafoglio per singola polizza;
- volume premi rapportato al numero dei dipendenti;
- numero medio di giornate di formazione del personale amministrativo (si considerano le giornate/uomo in seminari inter-aziendali o aziendali o altri istituti di formazione);
- costo della formazione sul costo del personale (il costo della formazione è ottenuto moltiplicando il numero delle giornate/uomo dedicate alla formazione e il costo medio di una giornata di formazione presso l’I.R.S.A.;
- tasso di assenteismo (sono state conteggiate tutte le ore di assenza, escluse le ferie, effettuate a qualunque titolo dal personale amministrativo esclusi i dirigenti);


Per quanto riguarda il tasso di assenteismo, questo ha assunto un valore pari a 222,5 ore non lavorate. Circa sei settimane di assenza oltre le ferie.

In considerazione sono state prese anche le provvigioni in rapporto ai premi del L.D.I. per i vari canali distributivi sia a livello totale che per i principali sottorami. In evidenza, per quanto macroscopico, le percentuali provvigionali erogate dalle imprese al canale bancario nei rami danni che segna il valore medio del 22,71% (25,81 nel 2006), superiore al valore del canale agenziale di oltre sei punti e mezzo percentuali.

L’analisi degli indici aziendali 2007 restituisce una fotografia che vede le imprese incrementare le spese gestionali e risparmiare sulle provvigioni. Per quanto superfluo, è utile sottolineare che le dichiarazioni degli esponenti dell’Ania, all’indomani dell’emanazione della Legge che introduceva il divieto di esclusiva nei mandati agenziali, tese ad allarmare il mercato circa l’aumento dei premi assicurativi per conseguenza dei maggiori costi provvigionali, sono state fuori luogo e smentite dai fatti.

I dati inequivocabilmente mettono in luce la critica situazione agenziale che riduce sensibilmente il proprio fatturato provvigioni e nel contempo deve fare i conti con spese gestionali ed organizzative fortemente aumentate.

E allora sarà necessaria la completa revisione del rapporto con le imprese, con l’obiettivo del riequilibrio economico delle agenzie, in particolare attraverso la revisione generale dei compiti degli agenti, cioè degli adempimenti operativi gestionali che le compagnie scaricano comodamente sulle agenzie.

Su questi temi, sarà chiamato a lavorare con maggiore concretezza il prossimo Esecutivo del Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione, che sarà eletto nel corso del prossimo Congresso Nazionale in programma il 3 febbraio 2009 a Bologna.

Tutta la categoria è pertanto chiamata a stringersi nelle proprie sezioni provinciali, dove saranno dibattute le tesi per la costruzione del programma dell’attività politica degli Agenti, in tutte le questioni aperte dalle nuove norme, ma non solo, soprattutto sui temi che si sapranno porre per lo sviluppo delle nostre realtà e per guardare con fiducia al futuro.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

martedì 25 novembre 2008

Arriva il regolamento per i regolamenti






Newsletter Anno VI - n°43 - 24 Novembre 2008



Cari Colleghi,
l’Autorità per la Vigilanza delle Assicurazioni Private con un atto da veri contorsionisti burocrati-normativi, ha presentato in pubblica consultazione il Regolamento per i Regolamenti. Ovvero, il REGOLAMENTO SULL’APPLICAZIONE DEI PRINCIPI IN MATERIA DI PROCEDIMENTI PER L’ADOZIONE DI ATTI REGOLAMENTARI E GENERALI DELL’ISVAP.

Questo nuovo regolamento, dell’Isvap, dopo tante critiche da parte di tutti gli operatori, intermediari e non, ora pare cambiare direzione e detta norme a se stesso in tema di analisi sulle conseguenze della regolamentazione, intesa quale valutazione degli effetti dell’atto regolatorio sull’attività delle imprese e degli operatori e sugli interessi dei contraenti e degli assicurati.

Negli intenti sembra che finalmente si accolga quanto denunciato dal Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione che in più occasioni ha ribadito, in particolare sul regolamento 5, l’insufficiente valutazione dell’impatto regolatorio sugli intermediari; come previsto dall’art. 191 del Codice delle Assicurazioni.

In particolare il testo predisposto dall’Istituto indica che gli atti Regolamentari posti in pubblica consultazione debbano illustrare oltre le finalità, le modalità di svolgimento delle procedure di pubblica consultazione, devono altresì prevedere la possibilità di procedere, in via preventiva o successiva rispetto alla consultazione pubblica, a consultazioni preliminari con le parti interessate finalizzate ad acquisire elementi utili alla definizione del testo dell’atto. Si introduce, in particolari circostanze, la possibilità di dar luogo a successive consultazioni.

Mentre l’Isvap attende le osservazioni, commenti e proposte che possono essere inviate entro il 22 dicembre 2008, l’Autorità informa della pubblicazione di una nuova guida per gli intermediari.

Il che conferma la necessità di districarsi tra le innumerevoli incombenze poste dal regolamento 5. Pressoché a riprova della sua impostazione burocratica particolarmente complessa.

La guida per gli intermediari informa sull'accesso alla professione, sugli obblighi di informazione verso l'Isvap, sulle modalità con le quali presentare le relative istanze o comunicare con l'Autorità. Nel tentativo di facilitare la ricerca di informazioni relative all'attività degli operatori mediante link a documenti normativi, alle faq eventualmente disponibili su ciascuno specifico argomento, alla modulistica da utilizzare in relazione alle specifiche esigenze.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

lunedì 17 novembre 2008

RCA premi/sinistri Provinciali e Regionali 2007





Newsletter Anno VI - n°42 - 17 Novembre 2008



Cari Colleghi,
i premi raccolti dalle imprese operanti nel ramo RCauto, da quando è obbligatoria l’assicurazione per i veicoli a motore, ha registrato nel 2007 una flessione. Ciò è la conseguenza del generale contenimento delle tariffe, degli sconti applicati sui premi dagli intermediari, nonché per effetto della legge Bersani, che ha consentito ad un elevato numero di assicurati di usufruire di una classe di merito più favorevole di quella che avrebbero avuto altrimenti.

Anche sul fronte del costo dei sinistri, il 2007 ha rappresentato un anno di inversione rispetto alla continua crescita registrata negli ultimi decenni. In particolare, mentre tra il 1998 e il 2006 l’importo dei sinistri è cresciuto in media del 3,7% all’anno, nel 2007 si è registrato un calo. A tale diminuzione ha certamente contribuito l’introduzione del nuovo sistema di risarcimento diretto e la conseguente riduzione dell’ammontare delle spese legali.

Tuttavia è dall’osservazione della dinamica dei premi e dei sinistri a livello Provinciale e Regionale che si possono trarre utili dati e operare interessanti raffronti.

La pubblicazione dei premi e dei sinistri dell’Isvap evidenzia il miglior rapporto s/p a favore della Provincia di Aosta; al contrario la Provincia con il peggior rapporto s/p è quella di Taranto. La Provincia che segna il maggiore costo medio dei sinistri è Crotone, invece quella di Imperia ha registrato il costo medio nazionale più basso.

Queste le tabelle dei dati Isvap rielaborati. Dall'analisi sono esclusi i premi lordi contabilizzati e i sinistri del lavoro diretto assunti all'estero e, nell'ambito dei sinistri, le stime delle riserve per sinistri tardivi e l'importo relativo al contributo al F.G.V.S. (Ramo R.C. Autoveicoli Terrestri, importi in migliaia di euro)

lunedì 10 novembre 2008

Gli Agenti ed i Broker verbalizzeranno la sospetta falsità








Newsletter Anno VI - n°41 - 10 Novembre 2008



Cari Colleghi,
nuove incombenze per gli Intermediari di assicurazione. La Banca d’Italia impegna Agenti e Broker nel delicato compito dell’individuazione e ritiro dalla circolazione delle banconote sospette di falsità. Lo disciplina il Provvedimento 4 settembre 2008 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 216.

Gli Agenti ed i Broker assicurativi, italiani e non, se ritengono che la banconota loro presentata sia sospetta di falsità, hanno l’obbligo di ritirarla dalla circolazione e redigere un verbale, la cui copia dovrà essere rilasciata all’esibitore, a titolo di ricevuta. Poi, entro venti giorni lavorativi, si dovranno preoccupare della trasmissione ad una delle filiali della Banca d’Italia specificamente individuate. Le banconote saranno quindi esaminate ed eventualmente definitivamente dichiarate false. In questo caso all’esibitore non è dovuto alcun rimborso. Diversamente, accertata la legittimità della banconota, la Banca d’Italia rimborsa l’esibitore con vaglia cambiario emesso a suo nome e di pari importo.

Il provvedimento della Banca d’Italia, non modifica le disposizioni già in uso per le banconote sospette di falsità, ma individua nuovi soggetti obbligati al ritiro, tra i quali appunto gli Intermediari di assicurazione.

Di conseguenza tutti gli Agenti ed i Broker dovranno adottare un modello organizzativo tale da prevedere misure e procedure che assicurino il rispetto degli obblighi posti a loro carico: impartire istruzioni scritte ai propri collaboratori, nonché verificarne l’effettiva applicazione, e quanto prevede l’articolo 3 del provvedimento. Probabilmente anche per quanto attiene le norme sulla Responsabilità Amministrativa delle società nell’ambito di applicazione del D.L. 231/2001.

Da parte sua, la Banca d’Italia valuterà la corretta formazione dei collaboratori, l’esistenza di responsabili chiaramente individuati, l’adeguatezza e l’efficacia delle procedure adottate.

Invero, non vi è ancora certezza tra gli Agenti ed i Broker quali saranno quelli obbligati alla disposizione, poiché nell’individuazione il provvedimento recita: «gli intermediari assicurativi di cui all'art. 109, comma 2, lettere a) e b), del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, che operano nei rami di cui al comma 1, lettera g), del medesimo decreto legislativo». Più che ovvio il refuso sul riferimento ai rami esercitati, poiché gli stessi sono individuati nel Codice delle Assicurazioni nell’art. 2.

Tuttavia, informazioni provenienti da fonti ufficiose rivelano che saranno obbligati al ritiro delle banconote sospette di falsità, solo gli intermediari Agenti e Broker operanti nei rami vita, di cui all’art. 2, comma 1, del Codice delle assicurazioni. Qualora la notizia fosse confermata, sarà evidente l’imbarazzo nel ravvisare tanta superficialità nella propria Banca Centrale. Infatti agli Agenti e Broker di assicurazioni, già dal luglio 2007, è fatto divieto di ricevere denaro contante, banconote appunto, a titolo di pagamento di premi relativi a contratti di assicurazione sulla vita. Il tutto in forza del Regolamento Isvap n.5, art. 47 comma 3. Norma ripetutamente contestata dal Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione.

Semmai fosse confermata la notizia, sugli Intermediari operanti nei rami vita, oltre l’imbarazzo, prevarrebbe l’indignazione. Infatti in base al provvedimento ci si dovrebbe far carico degli oneri descritti dalla Banca d’Italia, senza alcuna possibilità che questa sia validamente efficace, salvo che non dovesse interessare anche l’operatività nei rami danni.

In ogni caso, non mancavano nell’attività degli Agenti di assicurazione adempimenti e incombenze burocratiche di ogni tipo. E questa ulteriore, se confermata, sommandosi a quelle previste dal D.Lgs. 209 prima, e dall’Isvap poi, in materia di aggiornamento professionale, che insieme a quella sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che minacciosamente si approssimano alla scadenza il 31 dicembre, permeano una condizione di preoccupazione e nervosismo non sostenibile dalla Categoria.

Alle agenzie è fatto carico di esorbitanti e inutili adempimenti, se non addirittura negativi, al quale non corrispondono adeguati supporti economici. Le nuove e rilevanti norme del Regolamento 23 in tema di trasparenza dei premi e provvigioni, ne hanno acuito i motivi di protesta, e la tensione unitamente l’esasperazione, sono ormai palpabili. Il tutto anche corroborato dall’incosciente atteggiamento delle imprese che sconsideratamente non hanno ancora provveduto a ripristinare i livelli provvigionali che gli intermediari con un atto di responsabilità avevano accettato di ridurre negli anni di crisi della Rca.

Oggi, dopo l’introduzione della patente a punti, il plafonamento del danno di lieve entità alla persona, ed ultimo il provvedimento sull’indennizzo diretto, visti i risultati economici delle Imprese che anche nell’assicurazione RCauto, hanno portato elevati utili e lauti guadagni per i loro manager, è venuto il momento di restituire agli Agenti quanto dovuto. Così come è tempo perché il Governo dia una risposta alle innumerevoli richieste della Categoria che, anche nell’ultima audizione in Commissione Finanze della Camera, ha potuto relazionare sulla necessità di sburocratizzare la professione, migliorandone la qualità del servizio, nonché riducendone i costi ed accrescendone la concorrenza, nel supremo interesse del Paese.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

lunedì 3 novembre 2008

Premi regionali e provinciali 2006-2007 - rami danni





Newsletter Anno VI - n°40 - 03 Novembre 2008



Cari Colleghi,
nel corso del 2007 i premi del lavoro diretto italiano contabilizzati nei rami vita e danni sono ammontati a 99.094,9 milioni di euro, con un decremento del 7% rispetto al 2006.

Particolarmente indebolita la raccolta nei rami vita, pari a 61.439,5 milioni di euro, ridotta dell’11,4%. Il portafoglio danni, con un volume di premi pari a 37.655,4 milioni di euro è cresciuto di un modesto +1,4% rispetto al 2006. Ha pesato sul portafoglio danni la raccolta premi dei rami R.C. autoveicoli terrestri e R.C. veicoli marittimi lacustri e fluviali, che è stata pari a 18.239,3 milioni di euro (-1% rispetto al 2006); invece gli altri rami danni hanno consolidato premi pari a 19.416,1 milioni di euro, con un incremento del 3,8% rispetto al 2006.

Utile ed interessante verificare l’evoluzione dei premi nelle rispettive regioni e province italiane, per una analisi delle performance d’impresa e d’agenzia rispetto al mercato. In questo senso sono state predisposte le tabelle che seguono elaborate sulla base dei dati pubblicati dall’Isvap.

I premi sono attinenti il lavoro diretto italiano, contabilizzati negli esercizi 2006-2007 dalle imprese di assicurazione nazionali e dalle rappresentanze in Italia di imprese di assicurazione con sede legale in uno stato non appartenente allo Spazio Economico Europeo (S.E.E.).

lunedì 27 ottobre 2008

Master per Intermediari - Diritto delle Assicurazioni





Newsletter Anno VI - n°39 - 27 Ottobre 2008



Cari Colleghi,
prenderà avvio il 21 novembre 2008 il corso Master di specializzazione in Diritto delle Assicurazioni. Organizzato dalla scuola di formazione Ipsoa, gruppo Wolters Kluwer Italia.

Il Master si propone di rispondere alle esigenze di aggiornamento degli operatori del settore, fornendo un quadro completo e approfondito delle nuovissime innovazioni intercorse, anche alla luce dei recenti adeguamenti normativi.

Diviso in XIII unità formative, il Master si sviluppa nell’arco di 65 ore di aula dal 21 novembre 2008 al 6 febbraio 2009. Le lezioni si terranno presso il Grand Hotel Doria di Milano, il venerdì pomeriggio dalle ore 14.00 alle ore 19.00 e il sabato mattina dalle ore 9.00 alle ore 14.00.

La Direzione scientifica e il Corpo Docente, di speciale prestigio, sono composti da:
Marino Bin, Professore Ordinario di Diritto civile, Docente di Diritto delle assicurazioni presso l’Università di Torino, Avvocato in Torino;
Fabio Manieri, Chief Legal Officer Gruppo Generali;
Marco Rossetti, Magistrato di Tribunale applicato all’Ufficio Massimario della Corte di Cassazione;
Francesco Carbonetti, Professore a Contratto di Diritto commerciale progredito presso l'Università LUISS “Guido Carli” di Roma, Avvocato in Roma;
Cristina Cavaliere, Avvocato in Torino;
Enrico Clemente, Responsabile Servizio Previdenza complementare Gruppo Generali;
Luigi Desiderio, Avvocato e Docente di Diritto delle assicurazioni presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Luiss “Guido Carli” di Roma;
Giancarlo Fusco, Responsabile Servizio Legale - Toro Assicurazioni S.p.a;
Marco Marello; Direttore Controllo Tecnico Generali Business Solutions - Area Liquidazione;
Riccardo Ottaviani, Professore Ordinario di Matematica attuariale presso l’Università La Sapienza di Roma, Docente di Tecnica attuariale delle assicurazioni contro i danni presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano;
Elisabetta Pagnini, Responsabile Legale Assicurativo Corporate e Internazionale - Affari legali e Relazioni Istituzionali Gruppo Allianz;
Marco Salomone, Dirigente Responsabile del Call center e dell’Area di Liquidazione accentrata Gruppo UNIPOL;
Umberto Scotti, Consigliere della Corte di Appello di Torino;
Salvatore Sica, Professore Ordinario di Diritto privato comparato presso l'Università di Salerno;
Riccardo Sacconi, Direttore del Dipartimento Casualty Gerling;
Onofrio Troiano, Professore Ordinario di Diritto privato comparato presso l’Università di Foggia.

La frequenza ad almeno l’80% delle lezioni sarà utile per il conseguimento del Diploma di Master. Inoltre, al termine dell’ultima giornata gli intermediari delle assicurazioni sosterranno il test di verifica finale; prova valida per il conseguimento dell’Attestato di partecipazione efficace anche ai fini dell’aggiornamento professionale previsto dal Regolamento Isvap n°5.

Nel corso del Master saranno distribuiti testi professionali editi da Ipsoa. L’iscrizione al Master è aperta ad un massimo di 50 partecipanti.

Per il dettaglio del programma rivolgersi alla segreteria organizzativa del Master: Dottoressa Arianna Iannatuono, Tel. 02/82476.817 - 409 - 413; Fax 02/82476.037; e-mail: masterlegale.ipsoa@wki.it; web: www.ipsoa.it/master.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

lunedì 20 ottobre 2008

Plurimandato: Ministro e Sottosegretario MiSE in contraddizione







Newsletter Anno VI - n°38 - 20 Ottobre 2008



Cari Colleghi,
al convegno organizzato lo scorso 13 ottobre a Roma dal Gruppo Agenti Generali, le provocatorie affermazioni del Sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, On. Ugo Martinat, provocano la reazione dei rappresentanti della Categoria degli Agenti di assicurazione.

L’Onorevole Martinat, per quanto riguarda il plurimandato, ha affermato: «mi sembra che ci sia un'evidenza sufficiente per dire che si producono distorsioni, aumenti di costo e nessun beneficio per i consumatori».

In sostanza, a distanza di soli pochi giorni dalla rassicurante audizione del Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, alla VI Commissione Finanze, della Camera dei Deputati l’On. Senatore Martinat cambia versione e contraddice le affermazioni del Ministro del MiSE. In risposta agli Onorevoli Fluvi, Barbato e D’Antoni che rappresentarono la loro preoccupazione sull’ipotesi di abbandono del plurimandato, in Commissione Scajola disse: «credo che ci sia una posizione condivisibile sul plurimandato».

SNA e Unapass in una nota congiunta hanno espresso la loro ferma posizione: «Sulla base di dati, elementi oggettivi e riscontrabili, anche le stesse Autorità di Vigilanza, nonché le rappresentanze dei Consumatori, concordano sul giudizio di utilità funzionale del divieto di clausole di esclusiva nei mandati agenziali. Riteniamo - e questa è anche la tesi espressa dall’Antitrust - che togliere agli agenti l’opportunità di distribuire prodotti di compagnie diverse sarebbe un imperdonabile passo indietro, inutile e dannoso per i consumatori e tutto il mercato, poiché si interromperebbe la già difficile strada verso una maggiore concorrenzialità del settore».

Dopo l’Audizione del Ministro Scajola, del Presidente dell’Isvap Giannini e del Presidente dell’Ania Cerchiai, alla VI Commissione Finanze della Camera, è stata la volta delle rappresentanze della categoria agenziale. Sna e Unapass congiuntamente, hanno esposto le ragioni della categoria nell’audizione parlamentare. I Presidenti, Tristano Ghironi e Massimo Congiu, hanno colto l’occasione per ribadire le criticità del sistema e richiedere interventi urgenti su diversi punti particolarmente inadeguati:
· sulla collaborazione tra intermediari agenti anche nei rami danni diversi dalla rca;
· per la regolarizzazione delle coagenzie nel RUI;
· per l’esclusione tra le attività di intermediazione di quella attinente la sola esazione dei premi;
· nel merito dell’art. 62 - sanzioni disciplinari - del regolamento Isvap n.5;
· per circoscrivere i prodotti standardizzati offerti dagli iscritti nella sezione D del RUI;
· per l’integrazione degli Intermediari nella Commissione esaminatrice della prova d’esame per l’iscrizione alle sezioni A e B del RUI;
· riguardo la norma sull’adeguatezza dei contratti offerti;
· sui termini per il versamento nel conto corrente separato;
· sul termine richiesto dall’Isvap per espletare le pratiche d’iscrizione al RUI;
· sull’inizio dell’attività e presentazione della domanda d’iscrizione al RUI;
· per l’eliminazione dell’obbligo di comunicazione del rinnovo della garanzia di Responsabilità Civile Professionale;
· per l’eliminazione dell’obbligo di comunicazione del luogo di conservazione della documentazione;
· sulla previsione annuale di 30 ore minime per l’aggiornamento professionale;
· sulla incompatibilità con l’iscrizione al RUI per i Dirigenti e Funzionari di Compagnie di assicurazione;
· sulla norma che vieta l’incasso per contanti;
· sull’informativa precontrattuale;
· per l’esclusione dalla conservazione quinquennale della corrispondenza intercorsa con le imprese e con gli intermediari.

I Presidenti di SNA e Unapass hanno evidenziato la necessità di un intervento risolutivo in relazione alle pretese dell’Enasarco per contributi non dovuti; ed hanno rappresentato il proprio parere favorevole all’istituzione della agenzia antifrode.

Tristano Ghironi e Massimo Congiu, hanno inoltre chiesto alla Commissione, ai Ministri competenti ed al Governo, di farsi portavoce verso l’Ania per aprire un tavolo concertativo per il rinnovo dell’Accordo Nazionale Agenti, scaduto oramai da diversi anni.

La categoria, per bocca dei suoi rappresentanti, non si è fatta sfuggire di rimarcare l’importante introduzione del plurimandato per favorire maggiore concorrenza tra le imprese, nell’interesse del Consumatore; confermando alla Commissione l’impegno profuso, insieme alla propria struttura, fatta di oltre 150.000 addetti, dipendenti e subagenti, nel proporre la consulenza professionale sulle più adeguate garanzie assicurative. E ciò, nonostante tutti quegli aspetti che, nel Codice delle Assicurazioni prima e nei Regolamenti di attuazione poi, gravano di inutile burocrazia gli Intermediari e i Consumatori.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

lunedì 13 ottobre 2008

Restringe il portafoglio delle assicurazioni












Newsletter Anno VI - n°37 - 13 Ottobre 2008



Cari Colleghi,
l’Isvap pubblica i dati relativi alla raccolta premi del primo semestre 2008: meno 10,6% rispetto allo stesso periodo del 2007. Male i rami vita sul quale è stato registrato un meno 16,3%. Non vanno bene neanche i rami danni: il portafoglio diminuisce del 0,1%.

I dati statistici relativi ai premi lordi contabilizzati del portafoglio diretto italiano nei rami vita e danni nel primo semestre 2008 si riferiscono alle imprese di assicurazione nazionali e alle Rappresentanze generali per l’Italia di imprese di assicurazione con sede legale in Stati non appartenenti allo Spazio Economico Europeo (S.E.E.). Sono stati riportati i dati relativi alle 61 imprese, su un totale di 73, che hanno partecipato alla rilevazione.

Nel settore vita, il ramo I (Assicurazioni sulla durata della vita umana) nel quale sono notoriamente più impegnate le agenzie, registra un incremento dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2007; il ramo III (Assicurazioni le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di OICR o di fondi interni ovvero a indici o ad altri valori di riferimento) si riduce del 28,3% rispetto al primo semestre 2007; la raccolta del ramo V (Operazioni di capitalizzazione) segna una pesante riduzione del 50%.

Sulla base dei dati della semestrale di settore, emerge che il forte rallentamento della raccolta bancaria determina un ridimensionamento della loro quota di mercato a vantaggio dei competitori. Gli sportelli bancari e postali arretrano di quasi 6 punti percentuali, intermediando il 57% del portafoglio vita (62,9% nel corrispondente periodo del 2007). le agenzie con mandato salgono di oltre 3 punti percentuali e si attestano al 21,1% rispetto al 18% nei primi sei mesi del 2007, cresce la quota di mercato dei promotori finanziari (10,4% rispetto al 6,8% nei primi sei mesi del 2007), in flessione le agenzie in economia e gerenze (9,7% rispetto al 10,8% nel corrispondente periodo del 2007), stabile la quota dei brokers (1,3% rispetto all’1,1% nei primi sei mesi del 2007) e le altre forme di vendita diretta (0,5% rispetto allo 0,4% del corrispondente periodo del 2007).

Nel rami danni, il portafoglio premi R.C. autoveicoli terrestri marittimi, lacustri e fluviali annota un meno 3% rispetto al primo semestre 2007, con un’incidenza del 49,3% sul totale rami danni (50,8% nell’analogo periodo del 2007). Seguono: Il ramo corpi di veicoli terrestri, con un’incidenza sul portafoglio pari all’8,9% (come nel primo semestre 2007), R.C. generale con l’8,2% (8% nel 2007), Infortuni con l’8,1% (8% nel 2007), Altri danni ai beni con il 6,6% (6,2% nel 2007), Malattia con il 5,7% (5,2% nel 2007), Incendio ed elementi naturali con il 5,6% (come nel 2007).

L’analisi della distribuzione assicurativa continua ad evidenziare la preponderanza della raccolta attraverso le agenzie con mandato: hanno intermediato l’84,8% della globalità del portafoglio danni (84,9% nello stesso periodo del 2007) e il 90,9% del portafoglio relativo al solo ramo R.C. auto (90,5% nel primo semestre del 2007).

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

lunedì 6 ottobre 2008

Commissione Finanze: Scajola, Cerchiai, Giannini, in audizione














Newsletter Anno VI - n°36 - 06 Ottobre 2008



Cari Colleghi,
“…non intendiamo scardinare il sistema. Possiamo cercare di agire con alcuni ritocchi, ma credo che ci sia una posizione condivisibile sul plurimandato” … “Il plurimandato non è una panacea, ma un segnale importante.” Con queste parole Il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola rassicura gli Onorevoli, componenti della VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati, nell’audizione svoltasi lo scorso 16 settembre.

Le preoccupazioni degli Onorevoli Sergio D’Antoni e Alberto Fluvi dovute all’insistente richiesta dell’Ania di eliminare il divieto di esclusiva nei mandati agenziali, hanno ricevuto la rassicurazione del Ministro Scajola. Il plurimandato non si tocca.

Il Ministro Claudio Scajola, lo scorso 16 settembre, ha aperto in Commissione Finanze un ciclo di audizioni pertinenti il settore assicurativo. Audizioni proseguite il 24 settembre con quella del Presidente dell’Ania Fabio Cerchiai ed il giorno 25 con quella del Presidente dell’Isvap, Giancarlo Giannini.

Tutte le audizioni si sono aperte affrontando il tema della crisi finanziaria e l’impatto sul settore assicurativo. “Si può affermare che il sistema assicurativo nazionale è solido e stabile - ha detto il Ministro Scajola - ed è esposto in misura assolutamente modesta ai rischi legati alla crisi dei mutui americani. L'esposizione può essere stimata in circa un miliardo di euro, che è pari appena allo 0,2 per cento delle riserve tecniche.”

Altro tema affrontato è quello della sottoassicurazione. L’Italia, nel contesto europeo, è solo al quarto posto nel ramo vita; al sesto posto nei rami danni non auto; ed ha il primato nel comparto Auto. È parere dell’Isvap che questo non sia dovuto alla scarsa percezione del rischio o dai vincoli della politica o ancora dalla pressione fiscale, come spesso reclamato dall’Ania. Ma è nella riconquista del rapporto fiduciario con i consumatori che si possono ritrovare elementi di sviluppo; innovando l’offerta, offrendo un servizio di liquidazione dei sinistri adeguato, e favorendo la migliore consulenza per far emergere le esigenze assicurative delle famiglie e delle imprese.

L’assicurazione RCAuto è stato l’argomento trattato con dovizia da parte del Presidente dell’Ania, il quale ha esposto le cifre del settore e le considerazioni concludenti nella sostanziale riduzione delle tariffe, rapportando i dati all’incremento del parco veicoli circolante. L’Ania ha anche riconfermato la propria disponibilità nel farsi carico degli oneri per la costituzione di una agenzia antifrode assicurativa. Per quanto riguarda la distribuzione assicurativa agenziale, il divieto di patti di esclusiva tra compagnie e intermediari - secondo l’Ania - non favorisce la concorrenza e conduce in modo inevitabile a un aumento dei costi con possibili effetti sui prezzi pagati dal consumatore finale.

Per quanto riguarda la distribuzione, il Presidente dell’Isvap ha evidenziato le richieste pervenutegli di modifica del Regolamento e del Codice: il divieto di iscrizione in più sezioni del registro; i rapporti di collaborazione tra intermediari; l’aggiornamento professionale; la modulistica da consegnare al cliente e i limiti di utilizzo del denaro contante. Il Presidente Giannini ha anche confermato il potenziamento delle risorse destinate alla gestione del Registro Unico degli intermediari. Per quanto alla riduzione dei premi RCAuto, il Presidente Isvap come il Ministro dello Sviluppo, ritiene utile incentivare la concorrenza incoraggiando gli assicurati alla mobilità, che risulta tra le più basse d’Europa. Per questo sarà presto disponibile il preventivatore per la comparazione tariffaria, riservato agli utenti, consultabile dai siti internet dell’Autorità e da quello del Ministero dello Sviluppo Economico.

Il Ministro Claudio Scajola ha riferito della notizia sugli atti depositati dall’Avvocato Generale UE, in relazione alla procedura aperta nei confronti del nostro paese in merito all’obbligo del contrarre nella RCA, già previsto dalle Legge 990/1969. “Non vi è dubbio - ha riferito il Ministro - che se la Corte di giustizia accoglierà questa tesi, si determinerà un gravissimo vulnus all'impianto di protezione sociale, dei rischi connessi con la circolazione stradale, e si renderà necessaria una riflessione approfondita sulle modalità più idonee per evitare che alcune categorie di cittadini, soprattutto i giovani residenti nelle regioni del Mezzogiorno, incontrino insormontabili ostacoli nella stipula delle polizze RC auto.”

Al termine dell’audizione del Ministro, la Commissione ha posto alcune domande ed osservazioni. L’Onorevole Francesco Barbato ha espresso la necessità di attivare l’agenzia antifrode in tempi rapidi, contribuendo così alla riduzione dei costi assicurativi del 30% e di conseguenza alla riduzione delle tariffe. L’Onorevole Barbato ha inoltre invitato il Presidente della Commissione, Onorevole Gianfranco Conte, alla convocazione delle rappresentanze degli Agenti, SNA e Unapass, in audizione per avere un quadro più completo. Nel merito del Regolamento Isvap n.5 l’Onorevole Barbato ha evidenziato tutti gli aspetti più critici che dovranno trovare soluzione “a partire da ieri”.

Secondo l’Onorevole Sergio D’Antoni resta fondamentale per la concorrenza il plurimandato: “…per favore, manteniamo il plurimandato, che è una delle possibilità vere di incrementare la concorrenza, sebbene l'ANIA lo veda come il fumo negli occhi. Se torniamo al monomandato, avremo una ingessatura ulteriore. Chiedo al Ministro, che ha parlato di dialogo, che ci si assuma l'impegno a mantenere questo punto, che io considero decisivo se vogliamo allargare il settore, nell'interesse del Paese.

L’onorevole Ivano Strizzolo ha sottolineato come l’Ania sia un'associazione molto ricca e potente, che spesso pratica un'attività snobistica verso l'utenza al di sotto della capitale. Questo non è corretto, è un atto discriminatorio. Il Mezzogiorno non può solo rappresentare l'area di rastrellamento dei premi assicurativi.

“…nel settore vi è necessità di maggiore, e non di minore, concorrenza. Non si tratta di eliminare il plurimandato nelle RC auto, ma di estenderlo al settore vita - afferma l’Onorevole Alberto Fluvi. Quanto alla semplificazione, invita il Ministro a chiedere ai suoi uffici la modulistica che gli Agenti consegnano ai propri assicurati, anche per le assicurazioni più banali. Ricorda l’Onorevole Fluvi che nella scorsa legislatura la Commissione Finanze approvò all'unanimità una mozione che invitava il Governo a dare indicazioni all'ISVAP per una semplificazione.

Martedì 07 ottobre, alle ore 12,00, sono convocate in audizione le rappresentanze degli Agenti di assicurazione, SNA e Unapass. I rispettivi Presidenti Nazionali, Tristano Ghironi e Massimo Congiu, avranno pertanto occasione di rappresentare le critiche situazioni che interessano il quotidiano della categoria, che tuttavia continua ad assicurare la propria consulenza con la consueta professionalità.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

lunedì 29 settembre 2008

Cresce l'organizzazione SNA








Newsletter Anno VI - n°35 - 29 Settembre 2008



Cari Colleghi,
si allarga l’organizzazione del Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione. Lo scorso venerdì 26 settembre, nella splendida regione Sardegna, è nata la nuova Sezione Provinciale SNA dell’Ogliastra.

All’assemblea costituente convocata presso l’Arbatasar Hotel di Arbatax sono intervenuti: Alfonso Peccio responsabile della Commissione Territorio e Area Legale SNA; Filippo Guttadauro La Blasca, componente delle Commissioni Territorio, Nuovi Iscritti, Stampa, Comunicazione, Internet.

L’assemblea ha eletto Componenti l’Esecutivo Provinciale:
· Silvio Bassignana, Agente Aviva, Presidente Provinciale;
· Angela Taccori, Agente Aurora, Vicepresidente Provinciale;
· Sergio Melis, Agente Allianz Ras, Vicepresidente Provinciale;
· Stefania Vargiu, Agente Milano, Segretaria Tesoriere;
· Italo Murru, Agente Lloyd, Consigliere;
· Antonio Stefano Mascia, Agente Fondiaria-Sai, Consigliere;
· Foddis Guido, Agente Generali, Consigliere.

Tra gli obiettivi dell’Esecutivo Provinciale dell’Ogliastra: l’incremento di iscritti allo SNA, la cura dei rapporti con le istituzioni locali, la lotta all’abusivismo professionale e la diffusione del codice deontologico, nonché l’organizzazione della formazione professionale in Provincia.

Alfonso Peccio, componente anche dell’Esecutivo Nazionale SNA, oltre che relazionare sui temi più attuali, sollecitato dagli iscritti, ha dato diverse risposte in merito alle criticità derivanti dall'applicazione delle nuove normative di legge.

Filippo Guttadauro ha ricordato i numeri dell’Associazione, che conta 9.000 iscritti al livello nazionale ed ha plaudito alla più elevata percentuale d’iscritti registrata in Sardegna. Guttadauro, ha ricordato l’importanza della partecipazione all’associazione di categoria per favorire il dibattito e migliorare la condizione professionale degli Agenti.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

lunedì 22 settembre 2008

Index con sottostante Lehman preoccupano anche gli intermediari





Newsletter Anno VI - n°34 - 22 Settembre 2008



Cari Colleghi,
il terremoto che ha investito la finanza mondiale, interessa anche il settore assicurativo italiano. Lehman Brothers, una delle più importanti istituzioni bancarie americane, 158 anni di storia alle spalle, entra in amministrazione controllata e provoca il panico tra i sottoscrittori delle polizze index linked collocate dalle banche e dalle assicurazioni italiane. Una sciagura per i sottoscrittori che vedono i loro risparmi a rischio. Ma anche gli intermediari non sono tranquilli.

Cosa sono le index linked? Leggiamo nel sito dell’Ania: “Nelle polizze index-linked il valore delle prestazioni è legato all’andamento di uno o più indici azionari oppure ad altri valori come un titolo o un altro tipo di indice (per esempio l’inflazione). Esempi di index-linked sono le polizze che prevedono una prestazione direttamente riferita all’andamento dell’indice scelto; e le "better-off", che prevedono due prestazioni alternative, con la garanzia di un rendimento minimo. Se alla scadenza del contratto l’andamento dell’indice o degli indici di riferimento è stato positivo si avrà il pagamento del capitale versato maggiorato dell’incremento dell’indice; nel caso che l’indice (o il paniere di indici) di riferimento non abbia dato risultati positivi viene comunque restituito il capitale versato più il rendimento minimo garantito”.

Negli anni vi è stato un successo di vendita dei prodotti finanziario-assicurativi Index Linked. Banche, sportelli postali, reti di promozione finanziaria si sono impegnate nella promozione di questi strumenti “strutturati” che, valendosi della loro anima assicurativa, sembravano dare robuste garanzie sul capitale investito e buoni rendimenti legati alle fortune degli indici borsistici. Più timidi e per certi versi cauti gli Agenti di assicurazione che, geneticamente orientati alla promozione previdenziale, hanno sempre valutato con prudenza questi strumenti prettamente finanziari, vestiti con un leggerissimo abito assicurativo.

La struttura prevede che l’investitore sottoscrivendo una index linked combini i vantaggi di un investimento obbligazionario con le opportunità di un investimento indiretto nel mercato azionario. La componente obbligazionaria è quella che consente di ottenere a scadenza la restituzione del capitale investito ed il pagamento di eventuali cedole fisse nel corso della durata contrattuale.

L’affidabilità creditizia dell’emittente della struttura finanziaria sottostante la polizza, si rivela fondamentale per il rimborso del premio alla scadenza e per pagare le eventuali cedole nel corso della durata del contratto. In questa attività si impegnano le Agenzie di Rating internazionale che assegnano un “rating”, un giudizio sull’affidabilità, che permette di valutare la capacità finanziare dell’emittente.

Le classi di rating generalmente sono identificate da una lettera, dalla A alla D, dove la A sta a significare un azienda con ottimo grado di affidabilità, ed il mutamento delle condizioni economiche non altera la solidità della struttura aziendale, e dove la lettera D descrive un’azienda con un insufficiente grado di affidabilità sia sotto il profilo del business che della struttura economica e patrimoniale. La capacità di onorare le obbligazioni assunte è fortemente compromessa da uno stato di grave deficit strutturale sia di business che di mezzi propri. E’ possibile che l’azienda si trovi in stato di insolvenza. In mezzo a queste classi la C: azienda con un discreto mix tra rischio di business e rischio finanziario. La capacità di onorare puntualmente le obbligazioni assunte è discreta. La lettera B indica un’azienda con un buon mix tra rischio di business e rischio finanziario. La capacità di onorare puntualmente le obbligazioni assunte è buona.

Le obbligazioni della Banca Lehman, fino al giorno dell’annunciata richiesta di amministrazione controllata godevano di una classe di rating A. Le problematiche legate all’attribuzione del rating, ossia la valutazione che viene assegnata dalle agenzie internazionali su un’emissione in cui viene espressa la probabilità di default di ogni emittente, sono da sempre al centro dell’attenzione. Tra gli aspetti più spinosi il potenziale conflitto di interessi delle agenzie, che sarà certamente oggetto di scrupolosa indagine.

Sul piede di guerra, come comprensibile, le associazioni dei consumatori annunciano il ricorso ad azioni giudiziarie individuali e collettive contro i responsabili delle perdite che subiranno i risparmiatori. L’indice è puntato su tutti i soggetti che in qualche modo possono aver avuto un ruolo di responsabilità: Le Banche e le Assicurazioni in primis, gli organi di Vigilanza, il Consorzio bancario “Patti chiari” - ove le obbligazioni Lehman comparivano tra i titoli a basso rischio - le Agenzie internazionali di Rating, ma anche i collocatori sul mercato.

Si, addirittura gli intermediari potrebbero essere nell’obiettivo dei consumatori. In ordine a quanto previsto dall’Art. 49 del Regolamento 5 Isvap, gli intermediari infatti, prima della sottoscrizione di un contratto di assicurazione, devono fornire al contraente informazioni tali da consentire a quest’ultimo di effettuare scelte consapevoli e rispondenti alle proprie esigenze. In funzione della complessità del contratto offerto, devono illustrare le caratteristiche, la durata, i costi e i limiti della copertura, nonché gli eventuali rischi finanziari connessi alla sottoscrizione ed ogni altro elemento utile a fornire un’informativa completa e corretta.

Secondo le Associazioni dei consumatori, i prodotti assicurativi strutturati sono stati venduti a piene mani, in particolare attraverso il canale di bancassicurazione, senza la corretta informazione sul rischio dell’investimento. Per questo, in via prudenziale è probabilmente utile avvisare l’assicuratore della Responsabilità civile professionale dell’intermediario per i rischi derivanti dal collocamento delle polizze con sottostante le obbligazioni Lehman. Tutt’altro che trascurabile il particolare vantaggio goduto dal contraente della polizza per effetto dell’inversione dell’onere della prova. Nel caso di azione giudiziaria di risarcimento dei danni cagionati al contraente di un contratto di assicurazione Index Linked, in base l’art. 178 del Codice delle Assicurazioni infatti, spetta all'impresa l'onere della prova di aver agito con la specifica diligenza richiesta.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

lunedì 15 settembre 2008

Nuova produzione vita in costante calo dal 2006



























Newsletter Anno VI - n°33 - 15 Settembre 2008



Cari Colleghi,
in timida ripresa la nuova produzione vita individuali del mese di luglio 2008, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente 2.816.849.000 euro di raccolta (+7,6%). Da inizio d’anno la raccolta vita, con 22.945.296.000 euro, marca ancora un segno meno (-17,7%) rispetto al medesimo periodo del 2007. I dati sono stati elaborati e pubblicati nel numero di settembre di Ania-Trends, periodico statistico dell’ANIA.

Per quanto riguarda i rami, a crescere significativamente le polizze del Ramo I. Le assicurazioni sulla durata della vita umana hanno registrato una decisa crescita, 52% in più rispetto a luglio 2007. Ancora in frenata le polizze di Ramo III. La raccolta dei premi Index e Unit Linked si è attestata a 1.414.145.000 euro nel mese di luglio (-13,8%) e da inizio d’anno 11.921.634.000 euro (-28,7%). Nel Ramo V, operazioni di capitalizzazione, i premi di luglio sono stati 68.519.000 euro (-34%), da inizio d’anno 537.798.000 (-28,7%).

Mentre guardando ai canali di distribuzione, le agenzie in appalto nel mese di luglio hanno prodotto premi per 514.789.000 euro (+29,2%) e da inizio d’anno 3.647.774.000 euro (+8%); insieme ai promotori finanziari, 2.061.416.000 euro da inizio d’anno, guidano una regolare crescita. Male, anzi malissimo, gli sportelli bancari e postali la cui raccolta da inizio d’anno è stata inferiore rispetto al medesimo periodo del 2007, con un -24,3% anche le agenzie in economia segnano un decremento di raccolta, da inizio d’anno -34,8%.


Osservando la serie storica della produzione vita individuali, sembra più che evidente la paralisi del settore. Tuttavia, vi è da considerare che il Ramo I, in particolare le polizze Temporanee per il Caso di Morte, prerogativa degli agenti, continua ad affermarsi. È evidente quindi che la crisi riguarda ben altri prodotti. Dal 2006 la produzione è stata costantemente contraddistinta dal tratto rosso, soprattutto legato al decremento produttivo del canale bancario e postale sul ramo III. I prodotti finanziari legati a indici o unità, dal calcolo della performance invero macchinoso, vestiti con una componente assicurativa minimale, giunti a scadenza, complice la situazione borsistica, spesso non sono riusciti a liquidare oltre il capitale versato. Questo aspetto ha certamente influito sulle decisioni dei risparmiatori, rimasti con l’amaro in bocca anche per aver pagato caricamenti di tutto rispetto.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

lunedì 8 settembre 2008

A rischio la licenza per le assicurazioni RCA?







Newsletter Anno VI - n°32 - 08 Settembre 2008



Cari Colleghi,
ammontano ad un numero impressionante i reclami contro le assicurazioni registrati nel corso dello scorso anno: 86.390, contro i 49.370 del 2005. Quelli accolti o transatti dalle imprese sono stati il 42,4% del totale, rispettivamente 27.302 e 9.328. A rischio l'autorizzazione rilasciata alle imprese di assicurazione per esercitare il ramo RCA?

La statistica sui reclami elaborata dall’Isvap mette allo scoperto il nervo debole del servizio assicurativo prestato in Italia. Un fenomeno di grande interesse per l’Istituto guidato da Giancarlo Giannini, che recentemente ha pubblicato una guida ai reclami, in ordine al regolamento 24/2008.

Strettamente connesse ai reclami sono le sanzioni. Il Codice delle Assicurazioni e, soprattutto la legge 28 dicembre 2005 n.262, hanno attribuito all’Autorità per la Vigilanza sulle assicurazioni, la competenza ad irrogare le sanzioni pecuniarie ai soggetti trasgressori, prima assegnata al Ministero dello Sviluppo Economico. La disciplina, completata con il Regolamento ISVAP 1/2006, ha permesso all’Autorità di avviare 3.028 procedimenti per un controvalore compreso tra 16,6 milioni di euro e 69 milioni di euro, nel 2007.

Le violazioni contestate in materia r.c.auto hanno dato luogo all’apertura di 2.716 procedimenti (89,7% del totale), che hanno riguardato, per la maggioranza, la tempistica di liquidazione dei sinistri: 2.362 atti di contestazione per un importo di sanzione pari nel minimo a 11,4 milioni di euro e nel massimo a 44,6 milioni di euro.

Nel solo 2008, nei bollettini pubblicati dall’Isvap da gennaio a luglio, sono state elevate oltre 1.300 sanzioni con riguardo al mancato rispetto dei termini per la formulazione dell’offerta di risarcimento, ovvero per la comunicazione dei motivi di diniego, in violazione degli artt. 148 e 149 del Codice delle Assicurazioni. Infrazioni plurime hanno interessato in particolare i più importanti gruppi assicurativi.

La tempistica della liquidazione dei sinistri si rivela il particolare punto debole delle imprese. In questa situazione è legittimo pensare che le procedure adottate hanno delle disfunzioni strutturali, tali da impedire la corretta procedura liquidativa.

Tuttavia, fino ad oggi, l’Isvap ha ritenuto di far scendere la mannaia della sanzione pecuniaria che, oltre a rimpinguare le casse, altro non risolve. Anzi, con la beffa che le sanzioni possano ripercuotersi su tutti gli assicurati attraverso le tariffe, insieme al danno per gli stockolder, ovvero su tutti coloro che sono interessati allo sviluppo delle compagnie, Agenti compresi.

Per questo è da ritenersi più che opportuna l’adozione dei correttivi previsti dallo stesso Codice delle Assicurazioni. L’art. 327 del D.Lgs 209/2005 infatti stabilisce che qualora vengano accertate più violazioni della stessa disposizione, o delle norme di attuazione, per le quali sia prevista l'applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie, attraverso una pluralità di azioni od omissioni dipendenti dalla medesima disfunzione dell'organizzazione dell'impresa, l'ISVAP deve provvedere alla contestazione degli addebiti e fissare un termine perentorio, entro il quale l’impresa stessa dovrà effettuare gli interventi necessari per eliminare la disfunzione riscontrata.

Questo è un atto dovuto dall’Autorità per evitare danni ancora maggiori. In particolare gli intermediari Agenti e gli investitori sono fortemente preoccupati per i possibili effetti devastanti che possono riverberarsi anche nei mercati finanziari, qualora le Associazioni dei Consumatori, sostenute dalla prova delle sanzioni comminate dall’Isvap, incominciassero a chiedere la revoca dell’autorizzazione ad operare. Precisamente come disposto dall’art. 242 c.2 del Codice, per quelle imprese che si sono particolarmente distinte nella ripetuta o sistematica violazione delle disposizioni sulle procedure di liquidazione dei sinistri previste appunto dagli articoli 148 e 149 del Codice delle Assicurazioni.

Solo la rimozione delle conseguenze dannose e l'adozione di misure idonee a prevenire la ripetizione della violazione sono gli interventi in grado di evitare la più grave sanzione della revoca dell'autorizzazione rilasciata all'impresa nel ramo r.c.auto. In questo vi è da augurarsi che le imprese esercenti l’assicurazione curino autonomamente la rimozione di quegli ostacoli che ritardano la gestione dei sinistri, secondo i principi della migliore tecnica liquidativa, nell’interesse generale del paese, come più volte sollecitato dal Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

lunedì 1 settembre 2008

Terza edizione del manuale SNA Subagenti


















Newsletter Anno VI - n°31 - 01 Settembre 2008


Cari Colleghi,
il Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione ha pubblicato l’aggiornamento del manuale: “Disciplina contrattuale e fiscale dei Subagenti di assicurazione”.

L’edizione aggiornata dell’importante lavoro, giunto alla sua terza edizione, è frutto dell’attività della competente commissione SNA, che ha curato l’implementazione in relazione agli ultimi provvedimenti regolamentari adottati dall’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private.

Nel manuale trovano risposta tutte le norme in materia di rapporto di subagenzia, tra le quali:
- iscrizione, cancellazione e reiscrizione al R.U.I.;
- requisiti di onorabilità e professionalità;
- formazione professionale;
- comunicazioni obbligatorie;
- disciplina previdenziale ed esclusione contributiva Enasarco;
- disciplina fiscale e regimi agevolati;
- indennità di fine rapporto subagenti;
- disciplina sulla privacy;
- separazione patrimoniale.

Inoltre, il manuale propone il testo di una appendice per l’aggiornamento alle nuove norme dei vecchi mandati in essere, nonché un modello di lettera di nomina tipo, particolarmente utile per tutti i nuovi incarichi.

La chiara esposizione sintetica conferisce al manuale la capacità di orientare il lettore nell’adempimento di un complesso di attività propedeutiche alla ottimale gestione delle numerose norme sul tema delle collaborazioni subagenziali.

Il manuale è disponibile per gli iscritti SNA, facendone richiesta ai rispettivi Presidenti Provinciali.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

lunedì 25 agosto 2008

Diminuiscono i sinistri ed aumentano i reclami





















Newsletter Anno VI - n°30 - 25 Agosto 2008



Cari Colleghi,
diminuiscono i sinistri trattati nel 2007, le imprese riducono gli ispettorati sinistri ed i “punti di contatto” con i clienti. Intanto aumentano i reclami all’Isvap.

Il servizio statistica dell’Isvap ha elaborato i dati riguardanti le strutture organizzative preposte alla liquidazione dei sinistri R.c.auto al 31 dicembre 2007. Emerge un quadro di generale peggioramento del servizio alla clientela, registrato con un robusto incremento dei ricorsi presentati all’Autorità.

6.284.973 i sinistri trattati dalle imprese di assicurazione nel corso del 2007 (comprendono i sinistri riservati al 31/12/2006, i denunciati ed i riaperti nel corso del 2007, al netto dei sinistri appostati a riserva al 31/12/2007), erano 6.288.850 nel 2006.

5.227 i punti di contatto con i clienti nel 2007, a fronte dei 5.435 censiti nel 2006. Nel mentre i reclami esplodono: un reclamo registrato ogni 479,5 sinistri trattati nel 2007, contro un reclamo ogni 646,7 sinistri gestiti nel 2006.

Il 2007 doveva essere l’anno del cambiamento nella gestione dei rapporti con la clientela e la liquidazione dei sinistri avrebbe dovuto registrare ampi margini di recupero di credibilità nei confronti della clientela, anche grazie all’introduzione del sistema di risarcimento diretto partito lo scorso anno. Così non è stato. Si è persa un’occasione per ingraziarsi i clienti e migliorarne il rapporto. Le compagnie di assicurazione hanno invece preferito ridurre i costi, favorendo le strutture dei call center che hanno gestito nel 2007 ben 1.313.467 sinistri (+23,4%), erano 1.064.115 quelli gestiti nel 2006. Diametralmente opposta la situazione dei sinistri gestiti in “pronta liquidazione”, notoriamente gestiti dalle reti professionali dei periti assicurativi. Nel 2007 i sinistri trattati “in pronta liquidazione” sono passati dagli 819.128 del 2006 ai 661.164 del 2007 (-19,3%).

Il risultato di queste scelte la si legge tutta nella tabella nel quale vengono riportati il numero dei sinistri per ogni reclamo nelle varie regioni.


La relazione annuale dell’Istituto di Vigilanza riporta che, nel 2007, all’Autorità sono pervenuti complessivamente 29.523 reclami (+16,72% rispetto all’anno precedente), dei quali 22.402 concernenti il solo ramo r.c.auto, evidenziando un consistente aumento del numero dei reclami ed in particolare quelli riguardanti l’area sinistri, ovvero la richiesta di risarcimento e la relativa trattazione.

I carichi di lavoro, suddivisi a livello regionale, mettono inoltre in evidenza tutto il disaggio vissuto dalle regioni meridionali. Tra le regioni con il maggior carico di lavoro (numero di sinistri per ogni dipendente), Campania, Sicilia, Puglia, e Calabria staccano tutte le altre regioni con oltre 1.000 sinistri gestiti da ogni dipendente. Con la punta della Campania che arriva fino a 1450 sinistri gestiti da ogni dipendente nel 2007, contro la media nazionale di 777 sinistri gestiti.

L’indagine dell’Isvap ha osservato i tempi di apertura al pubblico degli ispettorati sinistri definiti “unità di base”. I dati sui tempi di apertura del servizio sinistri al pubblico evidenziano che proprio là, nel mezzogiorno, dove vi sarebbe necessità di maggiore attenzione, la carenza di personale dipendente ed il conseguente servizio sinistro ridotto, fanno accrescere situazioni difficili da gestire, con il risultato di un quadro globale fortemente critico. Alla regione Basilicata va la maglia nera, per i tempi di apertura al pubblico, le cui unità di base offrono al pubblico 1 o 2 giornate di contatto, con il massimo di 8 ore settimanali. Non è quindi una sorpresa il rapporto tra sinistri e reclami nel mezzogiorno d’Italia, con valori ben oltre la media nazionale.

In questo senso il Presidente Nazionale dello SNA, Tristano Ghironi, dal palco della prima Conferenza Nazionale sulle Assicurazioni nel Mezzogiorno d’Italia, sollecitò le Imprese ad un maggior impegno, ed alla massima attenzione verso le problematiche e le difficoltà che vive quotidianamente il Sud del Paese: «va registrato un sensibile deterioramento del servizio di liquidazione dei danni nelle aree meridionali, in ragione soprattutto della rarefazione fisica degli sportelli liquidativi. In tale contesto il cliente deve sopportare ulteriori oneri e supplementari ostacoli in sede di liquidazione del danno, cioè nel momento in cui trova il suo naturale compimento il contratto di assicurazione. È del tutto intuibile, quindi, quale valore sociale e professionale rivesta anche in questo caso l’opera svolta dall’intermediario Agente di assicurazione, unico anello di congiunzione tra l’impresa ed il cliente».

Pur in presenza di dati che si manifestavano nella loro complessità, le imprese non hanno colto gli stimoli della categoria per un serio dibattito, e per dare credibilità al settore che, nel contesto europeo stenta ad affermarsi. Forse non è un caso che l’assicurazione in Italia, ancora oggi, è percepita come una ulteriore tassa, di gravosa inutilità, invece che una tutela per il singolo e per l’intera collettività.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas