martedì 2 dicembre 2008

Provvigioni medie in ribasso nel 2007












Newsletter Anno VI - n°44 - 01 Dicembre 2008



Cari Colleghi,
nel 2007 le percentuali provvigionali degli intermediari sono state inferiori all’anno precedente, lo conferma l’Ufficio Statistiche e Studi Attuariali dell’ANIA.

Ania Trends focus Indici Aziendali, nella sua ventitreesima edizione, analizza gli indici informativi e ratio di performance aziendale degli anni 2003-2007.

Alla ricerca dell’Ania hanno partecipato 62 imprese, rappresentanti una raccolta premi di 66.733 milioni di Euro, pari al 67,3% del totale: l’84,1% per i rami Danni e il 57,1% per i rami Vita. La rilevazione analizza il Lavoro Diretto Italiano (L.D.I.).

Le prime tabelle di analisi, sono dedicate agli indici dei costi sostenuti dalle imprese sui premi.

Nel 2007 l’incidenza delle spese sui premi danni sono state pari al 29,15% in aumento rispetto all’anno precedente (28,63%). Nei rami vita le spese hanno inciso per il 6,48% (6,24% nel 2006).

Tuttavia l’incremento dei costi non è addebitabile alla gestione commerciale che segna una riduzione. L’Ania ha osservato le spese commerciali che comprendono le provvigioni alla rete distributiva, il costo dell'organizzazione produttiva, il costo del personale commerciale di sede e periferico, nonché le spese pubblicitarie e promozionali. Nel 2007, il livello dei costi commerciali delle imprese in rapporto ai premi dei rami danni presenta un valore pari al 16,62%, in diminuzione rispetto all’anno precedente (16,67%). I costi commerciali rispetto ai premi vita sono stati del 4,34%, erano pari al 4,58% nel 2006.

Esaustivo il livello di risparmio delle imprese per quanto riguarda le percentuali provvigionali retrocesse. Nel 2007 il decremento ha interessato sia il settore danni che quello vita. Sono state pagate provvigioni per il 15,43% sui premi del lavoro diretto italiano danni (erano il 15,56% nel 2006). Le provvigioni erogate nei rami vita sono state pari al 4,34% (4,58% nel 2006).

Mentre le imprese risparmiavano sulle provvigioni, aumentavano le altre spese. L’andamento delle altre spese commerciali nel 2007 hanno pesato complessivamente per lo 0,89% dei premi. Tale valore è in crescita rispetto al 2006 (0,70%). Nei rami Vita l’indicatore aumenta in maniera esponenziale, passando dallo 0,40% del 2006 allo 0,61% del 2007, con un incremento di 21 punti percentuali. Anche nei rami Danni l’incidenza delle altre spese commerciali sui premi è in aumento (da 1,10% del 2006 al 1,20% del 2007).

L’analisi dei costi delle imprese prosegue con quelli gestionali, che comprendono il costo del personale non commerciale (comprese le spese esterne per liquidazione sinistri) e le altre spese gestionali non di personale. Nell’ultimo anno l’indice dei costi gestionali, a livello totale, presenta un valore in aumento rispetto al 2006, passati dal 6,03% al 7,05%.

Il rapporto analizza anche l’incidenza sui premi del costo del personale (con contratto amministrativo e dedicato al solo lavoro diretto italiano). Nel 2007, a livello totale, emerge un valore medio del 2,93% con un incremento rispetto al 2006 (2,68%). Il valore di questo indicatore risulta, nell’ultimo anno, in diminuzione per i rami Danni (dal 5,21% del 2006 al 5,11% del 2007), mentre aumenta per i rami Vita (dallo 0,81% del 2006 allo 0,98% dell’ultimo anno).

Per quanto riguarda il Costo medio dei dipendenti con contratto amministrativo, tale indicatore presenta un valore medio di € 76.290, con un aumento nell'ultimo anno pari al 3,6%. Calcolato sommando le voci di spesa sostenute per tutto il personale (retribuzioni lorde, provvigioni e interessenze, diarie e rimborsi spese, oneri sociali, incremento al fondo TFR, oneri a carico delle imprese per polizze assicurative stipulate per i propri dipendenti), comprendendo anche i dirigenti e rapportando tale totale all'organico complessivo in essere al 31 dicembre dell'anno considerato. Nel calcolo della media sono considerati anche i costi dei dipendenti dei call center e le spese per lavoro interinale.

Per analizzare la componente “lavoro”, l’Ania ha esaminato anche i seguenti indici:
- premio medio di portafoglio per singola polizza;
- volume premi rapportato al numero dei dipendenti;
- numero medio di giornate di formazione del personale amministrativo (si considerano le giornate/uomo in seminari inter-aziendali o aziendali o altri istituti di formazione);
- costo della formazione sul costo del personale (il costo della formazione è ottenuto moltiplicando il numero delle giornate/uomo dedicate alla formazione e il costo medio di una giornata di formazione presso l’I.R.S.A.;
- tasso di assenteismo (sono state conteggiate tutte le ore di assenza, escluse le ferie, effettuate a qualunque titolo dal personale amministrativo esclusi i dirigenti);


Per quanto riguarda il tasso di assenteismo, questo ha assunto un valore pari a 222,5 ore non lavorate. Circa sei settimane di assenza oltre le ferie.

In considerazione sono state prese anche le provvigioni in rapporto ai premi del L.D.I. per i vari canali distributivi sia a livello totale che per i principali sottorami. In evidenza, per quanto macroscopico, le percentuali provvigionali erogate dalle imprese al canale bancario nei rami danni che segna il valore medio del 22,71% (25,81 nel 2006), superiore al valore del canale agenziale di oltre sei punti e mezzo percentuali.

L’analisi degli indici aziendali 2007 restituisce una fotografia che vede le imprese incrementare le spese gestionali e risparmiare sulle provvigioni. Per quanto superfluo, è utile sottolineare che le dichiarazioni degli esponenti dell’Ania, all’indomani dell’emanazione della Legge che introduceva il divieto di esclusiva nei mandati agenziali, tese ad allarmare il mercato circa l’aumento dei premi assicurativi per conseguenza dei maggiori costi provvigionali, sono state fuori luogo e smentite dai fatti.

I dati inequivocabilmente mettono in luce la critica situazione agenziale che riduce sensibilmente il proprio fatturato provvigioni e nel contempo deve fare i conti con spese gestionali ed organizzative fortemente aumentate.

E allora sarà necessaria la completa revisione del rapporto con le imprese, con l’obiettivo del riequilibrio economico delle agenzie, in particolare attraverso la revisione generale dei compiti degli agenti, cioè degli adempimenti operativi gestionali che le compagnie scaricano comodamente sulle agenzie.

Su questi temi, sarà chiamato a lavorare con maggiore concretezza il prossimo Esecutivo del Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione, che sarà eletto nel corso del prossimo Congresso Nazionale in programma il 3 febbraio 2009 a Bologna.

Tutta la categoria è pertanto chiamata a stringersi nelle proprie sezioni provinciali, dove saranno dibattute le tesi per la costruzione del programma dell’attività politica degli Agenti, in tutte le questioni aperte dalle nuove norme, ma non solo, soprattutto sui temi che si sapranno porre per lo sviluppo delle nostre realtà e per guardare con fiducia al futuro.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

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