lunedì 29 settembre 2008

Cresce l'organizzazione SNA








Newsletter Anno VI - n°35 - 29 Settembre 2008



Cari Colleghi,
si allarga l’organizzazione del Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione. Lo scorso venerdì 26 settembre, nella splendida regione Sardegna, è nata la nuova Sezione Provinciale SNA dell’Ogliastra.

All’assemblea costituente convocata presso l’Arbatasar Hotel di Arbatax sono intervenuti: Alfonso Peccio responsabile della Commissione Territorio e Area Legale SNA; Filippo Guttadauro La Blasca, componente delle Commissioni Territorio, Nuovi Iscritti, Stampa, Comunicazione, Internet.

L’assemblea ha eletto Componenti l’Esecutivo Provinciale:
· Silvio Bassignana, Agente Aviva, Presidente Provinciale;
· Angela Taccori, Agente Aurora, Vicepresidente Provinciale;
· Sergio Melis, Agente Allianz Ras, Vicepresidente Provinciale;
· Stefania Vargiu, Agente Milano, Segretaria Tesoriere;
· Italo Murru, Agente Lloyd, Consigliere;
· Antonio Stefano Mascia, Agente Fondiaria-Sai, Consigliere;
· Foddis Guido, Agente Generali, Consigliere.

Tra gli obiettivi dell’Esecutivo Provinciale dell’Ogliastra: l’incremento di iscritti allo SNA, la cura dei rapporti con le istituzioni locali, la lotta all’abusivismo professionale e la diffusione del codice deontologico, nonché l’organizzazione della formazione professionale in Provincia.

Alfonso Peccio, componente anche dell’Esecutivo Nazionale SNA, oltre che relazionare sui temi più attuali, sollecitato dagli iscritti, ha dato diverse risposte in merito alle criticità derivanti dall'applicazione delle nuove normative di legge.

Filippo Guttadauro ha ricordato i numeri dell’Associazione, che conta 9.000 iscritti al livello nazionale ed ha plaudito alla più elevata percentuale d’iscritti registrata in Sardegna. Guttadauro, ha ricordato l’importanza della partecipazione all’associazione di categoria per favorire il dibattito e migliorare la condizione professionale degli Agenti.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

lunedì 22 settembre 2008

Index con sottostante Lehman preoccupano anche gli intermediari





Newsletter Anno VI - n°34 - 22 Settembre 2008



Cari Colleghi,
il terremoto che ha investito la finanza mondiale, interessa anche il settore assicurativo italiano. Lehman Brothers, una delle più importanti istituzioni bancarie americane, 158 anni di storia alle spalle, entra in amministrazione controllata e provoca il panico tra i sottoscrittori delle polizze index linked collocate dalle banche e dalle assicurazioni italiane. Una sciagura per i sottoscrittori che vedono i loro risparmi a rischio. Ma anche gli intermediari non sono tranquilli.

Cosa sono le index linked? Leggiamo nel sito dell’Ania: “Nelle polizze index-linked il valore delle prestazioni è legato all’andamento di uno o più indici azionari oppure ad altri valori come un titolo o un altro tipo di indice (per esempio l’inflazione). Esempi di index-linked sono le polizze che prevedono una prestazione direttamente riferita all’andamento dell’indice scelto; e le "better-off", che prevedono due prestazioni alternative, con la garanzia di un rendimento minimo. Se alla scadenza del contratto l’andamento dell’indice o degli indici di riferimento è stato positivo si avrà il pagamento del capitale versato maggiorato dell’incremento dell’indice; nel caso che l’indice (o il paniere di indici) di riferimento non abbia dato risultati positivi viene comunque restituito il capitale versato più il rendimento minimo garantito”.

Negli anni vi è stato un successo di vendita dei prodotti finanziario-assicurativi Index Linked. Banche, sportelli postali, reti di promozione finanziaria si sono impegnate nella promozione di questi strumenti “strutturati” che, valendosi della loro anima assicurativa, sembravano dare robuste garanzie sul capitale investito e buoni rendimenti legati alle fortune degli indici borsistici. Più timidi e per certi versi cauti gli Agenti di assicurazione che, geneticamente orientati alla promozione previdenziale, hanno sempre valutato con prudenza questi strumenti prettamente finanziari, vestiti con un leggerissimo abito assicurativo.

La struttura prevede che l’investitore sottoscrivendo una index linked combini i vantaggi di un investimento obbligazionario con le opportunità di un investimento indiretto nel mercato azionario. La componente obbligazionaria è quella che consente di ottenere a scadenza la restituzione del capitale investito ed il pagamento di eventuali cedole fisse nel corso della durata contrattuale.

L’affidabilità creditizia dell’emittente della struttura finanziaria sottostante la polizza, si rivela fondamentale per il rimborso del premio alla scadenza e per pagare le eventuali cedole nel corso della durata del contratto. In questa attività si impegnano le Agenzie di Rating internazionale che assegnano un “rating”, un giudizio sull’affidabilità, che permette di valutare la capacità finanziare dell’emittente.

Le classi di rating generalmente sono identificate da una lettera, dalla A alla D, dove la A sta a significare un azienda con ottimo grado di affidabilità, ed il mutamento delle condizioni economiche non altera la solidità della struttura aziendale, e dove la lettera D descrive un’azienda con un insufficiente grado di affidabilità sia sotto il profilo del business che della struttura economica e patrimoniale. La capacità di onorare le obbligazioni assunte è fortemente compromessa da uno stato di grave deficit strutturale sia di business che di mezzi propri. E’ possibile che l’azienda si trovi in stato di insolvenza. In mezzo a queste classi la C: azienda con un discreto mix tra rischio di business e rischio finanziario. La capacità di onorare puntualmente le obbligazioni assunte è discreta. La lettera B indica un’azienda con un buon mix tra rischio di business e rischio finanziario. La capacità di onorare puntualmente le obbligazioni assunte è buona.

Le obbligazioni della Banca Lehman, fino al giorno dell’annunciata richiesta di amministrazione controllata godevano di una classe di rating A. Le problematiche legate all’attribuzione del rating, ossia la valutazione che viene assegnata dalle agenzie internazionali su un’emissione in cui viene espressa la probabilità di default di ogni emittente, sono da sempre al centro dell’attenzione. Tra gli aspetti più spinosi il potenziale conflitto di interessi delle agenzie, che sarà certamente oggetto di scrupolosa indagine.

Sul piede di guerra, come comprensibile, le associazioni dei consumatori annunciano il ricorso ad azioni giudiziarie individuali e collettive contro i responsabili delle perdite che subiranno i risparmiatori. L’indice è puntato su tutti i soggetti che in qualche modo possono aver avuto un ruolo di responsabilità: Le Banche e le Assicurazioni in primis, gli organi di Vigilanza, il Consorzio bancario “Patti chiari” - ove le obbligazioni Lehman comparivano tra i titoli a basso rischio - le Agenzie internazionali di Rating, ma anche i collocatori sul mercato.

Si, addirittura gli intermediari potrebbero essere nell’obiettivo dei consumatori. In ordine a quanto previsto dall’Art. 49 del Regolamento 5 Isvap, gli intermediari infatti, prima della sottoscrizione di un contratto di assicurazione, devono fornire al contraente informazioni tali da consentire a quest’ultimo di effettuare scelte consapevoli e rispondenti alle proprie esigenze. In funzione della complessità del contratto offerto, devono illustrare le caratteristiche, la durata, i costi e i limiti della copertura, nonché gli eventuali rischi finanziari connessi alla sottoscrizione ed ogni altro elemento utile a fornire un’informativa completa e corretta.

Secondo le Associazioni dei consumatori, i prodotti assicurativi strutturati sono stati venduti a piene mani, in particolare attraverso il canale di bancassicurazione, senza la corretta informazione sul rischio dell’investimento. Per questo, in via prudenziale è probabilmente utile avvisare l’assicuratore della Responsabilità civile professionale dell’intermediario per i rischi derivanti dal collocamento delle polizze con sottostante le obbligazioni Lehman. Tutt’altro che trascurabile il particolare vantaggio goduto dal contraente della polizza per effetto dell’inversione dell’onere della prova. Nel caso di azione giudiziaria di risarcimento dei danni cagionati al contraente di un contratto di assicurazione Index Linked, in base l’art. 178 del Codice delle Assicurazioni infatti, spetta all'impresa l'onere della prova di aver agito con la specifica diligenza richiesta.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

lunedì 15 settembre 2008

Nuova produzione vita in costante calo dal 2006



























Newsletter Anno VI - n°33 - 15 Settembre 2008



Cari Colleghi,
in timida ripresa la nuova produzione vita individuali del mese di luglio 2008, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente 2.816.849.000 euro di raccolta (+7,6%). Da inizio d’anno la raccolta vita, con 22.945.296.000 euro, marca ancora un segno meno (-17,7%) rispetto al medesimo periodo del 2007. I dati sono stati elaborati e pubblicati nel numero di settembre di Ania-Trends, periodico statistico dell’ANIA.

Per quanto riguarda i rami, a crescere significativamente le polizze del Ramo I. Le assicurazioni sulla durata della vita umana hanno registrato una decisa crescita, 52% in più rispetto a luglio 2007. Ancora in frenata le polizze di Ramo III. La raccolta dei premi Index e Unit Linked si è attestata a 1.414.145.000 euro nel mese di luglio (-13,8%) e da inizio d’anno 11.921.634.000 euro (-28,7%). Nel Ramo V, operazioni di capitalizzazione, i premi di luglio sono stati 68.519.000 euro (-34%), da inizio d’anno 537.798.000 (-28,7%).

Mentre guardando ai canali di distribuzione, le agenzie in appalto nel mese di luglio hanno prodotto premi per 514.789.000 euro (+29,2%) e da inizio d’anno 3.647.774.000 euro (+8%); insieme ai promotori finanziari, 2.061.416.000 euro da inizio d’anno, guidano una regolare crescita. Male, anzi malissimo, gli sportelli bancari e postali la cui raccolta da inizio d’anno è stata inferiore rispetto al medesimo periodo del 2007, con un -24,3% anche le agenzie in economia segnano un decremento di raccolta, da inizio d’anno -34,8%.


Osservando la serie storica della produzione vita individuali, sembra più che evidente la paralisi del settore. Tuttavia, vi è da considerare che il Ramo I, in particolare le polizze Temporanee per il Caso di Morte, prerogativa degli agenti, continua ad affermarsi. È evidente quindi che la crisi riguarda ben altri prodotti. Dal 2006 la produzione è stata costantemente contraddistinta dal tratto rosso, soprattutto legato al decremento produttivo del canale bancario e postale sul ramo III. I prodotti finanziari legati a indici o unità, dal calcolo della performance invero macchinoso, vestiti con una componente assicurativa minimale, giunti a scadenza, complice la situazione borsistica, spesso non sono riusciti a liquidare oltre il capitale versato. Questo aspetto ha certamente influito sulle decisioni dei risparmiatori, rimasti con l’amaro in bocca anche per aver pagato caricamenti di tutto rispetto.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

lunedì 8 settembre 2008

A rischio la licenza per le assicurazioni RCA?







Newsletter Anno VI - n°32 - 08 Settembre 2008



Cari Colleghi,
ammontano ad un numero impressionante i reclami contro le assicurazioni registrati nel corso dello scorso anno: 86.390, contro i 49.370 del 2005. Quelli accolti o transatti dalle imprese sono stati il 42,4% del totale, rispettivamente 27.302 e 9.328. A rischio l'autorizzazione rilasciata alle imprese di assicurazione per esercitare il ramo RCA?

La statistica sui reclami elaborata dall’Isvap mette allo scoperto il nervo debole del servizio assicurativo prestato in Italia. Un fenomeno di grande interesse per l’Istituto guidato da Giancarlo Giannini, che recentemente ha pubblicato una guida ai reclami, in ordine al regolamento 24/2008.

Strettamente connesse ai reclami sono le sanzioni. Il Codice delle Assicurazioni e, soprattutto la legge 28 dicembre 2005 n.262, hanno attribuito all’Autorità per la Vigilanza sulle assicurazioni, la competenza ad irrogare le sanzioni pecuniarie ai soggetti trasgressori, prima assegnata al Ministero dello Sviluppo Economico. La disciplina, completata con il Regolamento ISVAP 1/2006, ha permesso all’Autorità di avviare 3.028 procedimenti per un controvalore compreso tra 16,6 milioni di euro e 69 milioni di euro, nel 2007.

Le violazioni contestate in materia r.c.auto hanno dato luogo all’apertura di 2.716 procedimenti (89,7% del totale), che hanno riguardato, per la maggioranza, la tempistica di liquidazione dei sinistri: 2.362 atti di contestazione per un importo di sanzione pari nel minimo a 11,4 milioni di euro e nel massimo a 44,6 milioni di euro.

Nel solo 2008, nei bollettini pubblicati dall’Isvap da gennaio a luglio, sono state elevate oltre 1.300 sanzioni con riguardo al mancato rispetto dei termini per la formulazione dell’offerta di risarcimento, ovvero per la comunicazione dei motivi di diniego, in violazione degli artt. 148 e 149 del Codice delle Assicurazioni. Infrazioni plurime hanno interessato in particolare i più importanti gruppi assicurativi.

La tempistica della liquidazione dei sinistri si rivela il particolare punto debole delle imprese. In questa situazione è legittimo pensare che le procedure adottate hanno delle disfunzioni strutturali, tali da impedire la corretta procedura liquidativa.

Tuttavia, fino ad oggi, l’Isvap ha ritenuto di far scendere la mannaia della sanzione pecuniaria che, oltre a rimpinguare le casse, altro non risolve. Anzi, con la beffa che le sanzioni possano ripercuotersi su tutti gli assicurati attraverso le tariffe, insieme al danno per gli stockolder, ovvero su tutti coloro che sono interessati allo sviluppo delle compagnie, Agenti compresi.

Per questo è da ritenersi più che opportuna l’adozione dei correttivi previsti dallo stesso Codice delle Assicurazioni. L’art. 327 del D.Lgs 209/2005 infatti stabilisce che qualora vengano accertate più violazioni della stessa disposizione, o delle norme di attuazione, per le quali sia prevista l'applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie, attraverso una pluralità di azioni od omissioni dipendenti dalla medesima disfunzione dell'organizzazione dell'impresa, l'ISVAP deve provvedere alla contestazione degli addebiti e fissare un termine perentorio, entro il quale l’impresa stessa dovrà effettuare gli interventi necessari per eliminare la disfunzione riscontrata.

Questo è un atto dovuto dall’Autorità per evitare danni ancora maggiori. In particolare gli intermediari Agenti e gli investitori sono fortemente preoccupati per i possibili effetti devastanti che possono riverberarsi anche nei mercati finanziari, qualora le Associazioni dei Consumatori, sostenute dalla prova delle sanzioni comminate dall’Isvap, incominciassero a chiedere la revoca dell’autorizzazione ad operare. Precisamente come disposto dall’art. 242 c.2 del Codice, per quelle imprese che si sono particolarmente distinte nella ripetuta o sistematica violazione delle disposizioni sulle procedure di liquidazione dei sinistri previste appunto dagli articoli 148 e 149 del Codice delle Assicurazioni.

Solo la rimozione delle conseguenze dannose e l'adozione di misure idonee a prevenire la ripetizione della violazione sono gli interventi in grado di evitare la più grave sanzione della revoca dell'autorizzazione rilasciata all'impresa nel ramo r.c.auto. In questo vi è da augurarsi che le imprese esercenti l’assicurazione curino autonomamente la rimozione di quegli ostacoli che ritardano la gestione dei sinistri, secondo i principi della migliore tecnica liquidativa, nell’interesse generale del paese, come più volte sollecitato dal Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

lunedì 1 settembre 2008

Terza edizione del manuale SNA Subagenti


















Newsletter Anno VI - n°31 - 01 Settembre 2008


Cari Colleghi,
il Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione ha pubblicato l’aggiornamento del manuale: “Disciplina contrattuale e fiscale dei Subagenti di assicurazione”.

L’edizione aggiornata dell’importante lavoro, giunto alla sua terza edizione, è frutto dell’attività della competente commissione SNA, che ha curato l’implementazione in relazione agli ultimi provvedimenti regolamentari adottati dall’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private.

Nel manuale trovano risposta tutte le norme in materia di rapporto di subagenzia, tra le quali:
- iscrizione, cancellazione e reiscrizione al R.U.I.;
- requisiti di onorabilità e professionalità;
- formazione professionale;
- comunicazioni obbligatorie;
- disciplina previdenziale ed esclusione contributiva Enasarco;
- disciplina fiscale e regimi agevolati;
- indennità di fine rapporto subagenti;
- disciplina sulla privacy;
- separazione patrimoniale.

Inoltre, il manuale propone il testo di una appendice per l’aggiornamento alle nuove norme dei vecchi mandati in essere, nonché un modello di lettera di nomina tipo, particolarmente utile per tutti i nuovi incarichi.

La chiara esposizione sintetica conferisce al manuale la capacità di orientare il lettore nell’adempimento di un complesso di attività propedeutiche alla ottimale gestione delle numerose norme sul tema delle collaborazioni subagenziali.

Il manuale è disponibile per gli iscritti SNA, facendone richiesta ai rispettivi Presidenti Provinciali.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas