lunedì 15 settembre 2008

Nuova produzione vita in costante calo dal 2006



























Newsletter Anno VI - n°33 - 15 Settembre 2008



Cari Colleghi,
in timida ripresa la nuova produzione vita individuali del mese di luglio 2008, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente 2.816.849.000 euro di raccolta (+7,6%). Da inizio d’anno la raccolta vita, con 22.945.296.000 euro, marca ancora un segno meno (-17,7%) rispetto al medesimo periodo del 2007. I dati sono stati elaborati e pubblicati nel numero di settembre di Ania-Trends, periodico statistico dell’ANIA.

Per quanto riguarda i rami, a crescere significativamente le polizze del Ramo I. Le assicurazioni sulla durata della vita umana hanno registrato una decisa crescita, 52% in più rispetto a luglio 2007. Ancora in frenata le polizze di Ramo III. La raccolta dei premi Index e Unit Linked si è attestata a 1.414.145.000 euro nel mese di luglio (-13,8%) e da inizio d’anno 11.921.634.000 euro (-28,7%). Nel Ramo V, operazioni di capitalizzazione, i premi di luglio sono stati 68.519.000 euro (-34%), da inizio d’anno 537.798.000 (-28,7%).

Mentre guardando ai canali di distribuzione, le agenzie in appalto nel mese di luglio hanno prodotto premi per 514.789.000 euro (+29,2%) e da inizio d’anno 3.647.774.000 euro (+8%); insieme ai promotori finanziari, 2.061.416.000 euro da inizio d’anno, guidano una regolare crescita. Male, anzi malissimo, gli sportelli bancari e postali la cui raccolta da inizio d’anno è stata inferiore rispetto al medesimo periodo del 2007, con un -24,3% anche le agenzie in economia segnano un decremento di raccolta, da inizio d’anno -34,8%.


Osservando la serie storica della produzione vita individuali, sembra più che evidente la paralisi del settore. Tuttavia, vi è da considerare che il Ramo I, in particolare le polizze Temporanee per il Caso di Morte, prerogativa degli agenti, continua ad affermarsi. È evidente quindi che la crisi riguarda ben altri prodotti. Dal 2006 la produzione è stata costantemente contraddistinta dal tratto rosso, soprattutto legato al decremento produttivo del canale bancario e postale sul ramo III. I prodotti finanziari legati a indici o unità, dal calcolo della performance invero macchinoso, vestiti con una componente assicurativa minimale, giunti a scadenza, complice la situazione borsistica, spesso non sono riusciti a liquidare oltre il capitale versato. Questo aspetto ha certamente influito sulle decisioni dei risparmiatori, rimasti con l’amaro in bocca anche per aver pagato caricamenti di tutto rispetto.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

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