lunedì 25 maggio 2009

Polizze al supermercato con informativa low cost





Newsletter Anno VII - n°310 - 25 Maggio 2009



Cari Colleghi,
acquistabili in cassa come le ricariche telefoniche, le polizze saranno presto commercializzate nei supermercati del gruppo Interdis. Il progetto, in fase sperimentale, coinvolgerà inizialmente alcuni centri urbani.

La novità assoluta riguarda, oltre al punto di commercializzazione, anche le tipologie di prodotto vendute: due polizze dedicate alla famiglia per i danni materiali causati al contenuto della dimora in seguito a incendio, furto/scippo, nonché per i danni causati a terzi in relazione a fatti accidentali verificatisi nell'ambito della sfera privata e di relazione, causati con responsabilità civile del contraente o dei suoi familiari.

La proposta nasce da un accordo con la compagnia Piemontese assicurazioni, divisione Rem (Gruppo Reale Mutua), ed è stata sviluppata con una preparazione “scientifica” che ha coinvolto 36 tra direttori e capo reparto per seguire un corso di formazione di adeguamento alle norme che regolano il settore assicurativo previste dal Codice delle Assicurazioni. I prodotti sono stati messi a punto dalla divisione Rem, considerato un laboratorio di eccellenza del gruppo per lo sviluppo dei canali innovativi di bancassicurazione e prodotti per le famiglie, le Pmi e affinity Group.

Il cliente, prima di stipulare il contratto, può analizzare con calma a casa la polizza e, quindi, sottoscriverla, pagandola a una cassa qualsiasi del punto vendita, dopo, però essere passato per pratiche burocratiche presso la cassa centrale. Il costo dei prodotti assicurativi si aggirerà sui 54 euro annui. La copertura partirà dal momento dell'emissione dello scontrino, una novità interessante considerato che in genere le polizze decorrono a partire dalle ore 24.

Le polizze saranno offerte a partire dal prossimo luglio in 32 punti vendita delle catene Di Meglio e Sidis. All'interno dei diversi store, sarà dunque allestito un corner dedicato presso il quale saranno presenti gli addetti per la corretta stipula del contratto e la corretta compilazione dei moduli. La catena Interdis attende il via libera dell’Isvap per avviare l’offerta delle polizze al supermercato, affidando a cartelloni ben visibili e chiari la spiegazione dei contenuti.

Secondo i test cronometrici eseguiti da Interdis saranno sufficienti 3 minuti per riempire i moduli e sottoscrivere la polizza, garantendo una corretta informazione al consumatore.

In questo modo la distribuzione organizzata (DO) oltre a scendere sul campo delle polizze con prodotti standardizzati low cost, lancia anche l’informativa low cost.

Cronometro alla mano sfidano gli intermediari professionali, e in soli 3 minuti informeranno in modo corretto, esauriente e facilmente comprensibile sugli elementi essenziali del contratto con particolare riguardo alle caratteristiche, alla durata, ai costi, ai limiti di copertura ed ad ogni altro elemento utile a fornire un’informativa completa e corretta. Promettono di Proporre o consigliare contratti adeguati alle esigenze di copertura assicurativa e previdenziale del contraente; a tal fine acquisiscono ogni informazione che ritengono utile. Informano il contraente della circostanza che il suo rifiuto di fornire una o più delle informazioni richieste pregiudica la capacità di individuare il contratto più adeguato alle sue esigenze; nel caso di volontà espressa dal contraente di acquisire comunque un contratto assicurativo ritenuto dall’intermediario non adeguato, lo informano per iscritto dei motivi dell’inadeguatezza. Consegnano al contraente copia della documentazione precontrattuale e contrattuale prevista dalle vigenti disposizioni, copia del contratto stipulato e di ogni altro atto o documento da esso sottoscritto. Informano il contraente sui mezzi di pagamento, a titolo di versamento dei premi assicurativi… tutto in 3 minuti!

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

lunedì 18 maggio 2009

La Federazione Unitaria SNA-Unapass in audizione al Senato






Newsletter Anno VII - n°309 - 18 Maggio 2009



Cari Colleghi,
la Commissione straordinaria del Senato per la verifica dell'andamento generale dei prezzi al consumo e per il controllo della trasparenza dei mercati, ha svolto il seguito dell'indagine conoscitiva sulle determinanti della dinamica del sistema dei prezzi e delle tariffe e sulle ricadute sui cittadini consumatori.

In audizione la Federazione Unitaria SNA-Unapass: in rappresentanza sono intervenuti il Vicepresidente vicario SNA, Jean François Mossino, il Presidente di Unapass, Massimo Congiu, e il componente dell'Esecutivo Nazionale SNA Claudio Demozzi.

Il Vicepresidente Sna premette che le agenzie di assicurazione detengono una quota pari all'85% del mercato assicurativo relativo al ramo danni e che esse si distinguono altresì dagli altri canali distributivi non professionali per l'elevato livello di assistenza ai consumatori, anche dopo la scelta del prodotto assicurativo, caratterizzandosi come elemento di costante riferimento delle compagnie sul territorio.

Mossino, sollecita l'impegno del legislatore ad adoperarsi per creare un mercato libero da vincoli, sia con riguardo al conferimento dei mandati da parte delle compagnie, sia relativamente alla durata delle polizze stipulate dagli assicurati, contribuendo così allo sviluppo della competitività e migliorando al contempo la qualità dell'offerta dei servizi assicurativi.

In tale contesto, Mossino rileva la necessità di non bloccare il positivo processo competitivo avviato grazie alla maggiore libertà acquisita dagli agenti monomandatari, che ha fatto registrare una sostanziosa riduzione dei premi assicurativi fin dall'avvio delle misure di liberalizzazione. Tale processo ha infatti accresciuto la concorrenza tra le compagnie, migliorando la qualità delle polizze e dei servizi, con una diminuzione dei livelli tariffari.

Ricorda in proposito il Vicepresidente Sna, che le Autorità di vigilanza hanno più volte sostenuto che il vincolo dell'esclusiva rappresenta la principale causa della scarsa concorrenza dell'offerta di prodotti e servizi assicurativi nonché il maggiore ostacolo all'ingresso nel mercato di nuovi operatori. Infatti il settore assicurativo italiano appare fortemente concentrato, anche in seguito ai processi di aggregazione sinora intervenuti, comportando una riduzione della libertà di scelta dei consumatori e una progressiva standardizzazione delle tipologie assicurative offerte dalle compagnie.

È opinione della Federazione Sna-Unapass che negli ultimi due anni, per effetto delle liberalizzazioni avviate dal precedente Governo, si è registrata una diminuzione del valore dei premi assicurativi in rapporto al PIL, sia per il ramo vita che per quello danni. Osservando peraltro l'incidenza del ramo danni: la maggior parte dei Paesi europei presenta indici pari al doppio o talvolta al triplo di quelli italiani.

Occorre pertanto migliorare la cultura del settore assicurativo, attraverso l'adozione di adeguati stimoli alla concorrenza che consentano un'apertura del mercato italiano anche nei confronti degli operatori stranieri.

Mossino presenta quindi i vantaggi del divieto del rapporto di esclusiva nella distribuzione delle polizze, che incentiva la mobilità degli assicurati e degli agenti, esercitando una pressione verso la riduzione dei prezzi. Esprimendo forte preoccupazione per l'eventualità che il legislatore abroghi il divieto di esclusiva nei contratti di agenzia e la durata annuale delle polizze nei rami danni.

In relazione al primo profilo, sfata il luogo comune che individua nel plurimandato la principale causa dell'aumento dei costi di distribuzione delle polizze: al contrario, il divieto di esclusiva ha lasciato inalterato il margine di remunerazione degli agenti, anche se, sui contratti integrativi temporanei, si sono avuti ritocchi verso l'alto per compensare le riduzioni degli introiti delle agenzie a causa del venir meno del sistema di «preconto», in conseguenza del divieto di stipula di contratti poliennali.

Mossino smentisce anche la tesi secondo la quale la sottoscrizione di una polizza di durata pluriennale sarebbe più vantaggiosa per i clienti in termini di entità dello sconto praticato. In proposito, nel far riferimento all’emendamento al Disegno di Legge n. 1195, all'esame dell'Assemblea del Senato, osserva con sfavore che esso intende reintrodurre un sistema non condivisibile, che contempla uno sconto pari all'1 per cento sulla tariffa per ciascun anno di durata del contratto. Viceversa, l'attuale prassi contrattuale, basata sull'assunzione di impegni di durata annuale, presenta una maggior flessibilità tariffaria che permette al cliente di ottenere sconti di pari o maggiore ammontare.

Il Vicario Sna mette poi in guardia il legislatore dal promuovere condizioni di concorrenza basate esclusivamente sul contenimento dei costi dei servizi, rimarcando che tale soluzione rischia di attenuare la tutela effettiva dei consumatori. Al contrario, occorre puntare anche sulla qualità dell'offerta, per fornire servizi più efficaci e trasparenti, adeguati alle concrete esigenze del singolo consumatore. Ove non si seguisse tale indirizzo, evidenzia che gli assicurati correrebbero il rischio di vedere diminuita la loro copertura, esponendosi alle conseguenze delle azioni risarcitorie o di rivalsa proposte dal danneggiato o dalla compagnia assicurativa.

Mossino ha anche rimarcato la necessità di maggiore impegno per contrastare con decisione i fenomeni speculativi e di frode, che si riflettono negativamente sui livelli dei prezzi, osservando che tale azione richiede la collaborazione dello Stato e degli operatori di settore, in analogia con quanto è accaduto in Francia nell'ultimo decennio. In tale scenario, ritiene fondamentale agire sui livelli delle tariffe per l'assicurazione relativa alle automobili, che risultano particolarmente elevate nelle regioni meridionali, evitando che l'aumento dei loro costi possa incentivare la diffusione di comportamenti illegali, come la contraffazione dei certificati di assicurazione o la circolazione di veicoli privi di copertura.

Il Vicepresidente Sna conclude l'esposizione, rilevando che vi sono le condizioni grazie alle quali le istituzioni e gli intermediari professionali possono collaborare per contribuire a creare un mercato assicurativo equilibrato e attento all'esigenze dei cittadini.

Conclusivamente, Jean François Mossino, ha preso positivamente atto del consenso trasversale che si è determinato in ordine all'esigenza di mantenere in vigore il divieto di esclusiva, nell'ottica di salvaguardare i consumatori e di accrescere i livelli di concorrenza nel settore assicurativo.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

lunedì 11 maggio 2009

Nuovo emendamento Gasparri su plurimandato: Sna e Unapass in mobilitazione




Newsletter Anno VII - n°308 - 11 Maggio 2009



Cari Colleghi,
alta tensione nella Federazione Unitaria SNA-Unapass, schierata in difesa del plurimandato nelle agenzie di assicurazione: su tutte le furie gli organi dirigenti delle due rappresentanze della categoria. Mossi in un’azione fulminea, Sna e Unapass, sventano il blitz dei Senatori Gasparri, Cursi e Vetrella, e incassano una “pausa di riflessione”.

I fatti risalgono alla seduta antimeridiana di Venerdì 8 maggio. All’ordine del giorno dell’Assemblea del Senato la discussione e votazione dell’articolo 12 del testo licenziato dalla X Commissione Industria sul DdL n.1195 - “Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”. All’articolo 12 è presentato l’emendamento n.12.302, primo firmatario il Presidente dei Senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, obiettivo: la cancellazione del plurimandato e il ritorno al regime in esclusiva dei rapporti agenziali con le imprese di assicurazione.

Immediata la reazione di Giovanni Metti e Massimo Congiu, rispettivamente Presidenti Nazionali di SNA e Unapass, che seguono con particolare attenzione, passo dopo passo, lo svolgersi dei lavori al Senato.

Alla notizia della presentazione dell’emendamento e della richiesta di voto immediato, Metti e Congiu coadiuvati dalle rispettive Giunte Nazionali, hanno mobilitato tutte le proprie relazioni politiche e istituzionali, un tam tam fulmineo, che ha fatto attivare una serie di interventi fortemente contrari, non solo nel merito del contenuto dell’emendamento, ma anche in relazione all’inammissibilità dello stesso, considerata l’estraneità della materia rispetto al titolo del disegno di legge. È stato sventato così, con un contro blitz in piena regola, quello che potrebbe rimanere nella storia: il più grosso errore della politica contro le regole del liberismo e della sana concorrenza nel settore assicurativo.

Nonostante la pressione esercitata dal Senatore Cursi perché si procedesse al voto, al Presidente del Senato, Renato Schifani, non è rimasto che prendere atto delle osservazioni presentate dai Senatori Filippo Bubbico, Sergio Divina, Elio Lannutti, Giovanni Legnini, Giampiero D’Alia, e rinviare la discussione per “consentire una più attenta riflessione ed un eventuale approfondimento delle richieste avanzate”.

Fin qui i fatti parlamentari. Ma in sede associativa Sna e Unapass non stanno a guardare cosa accade e, rimboccate le maniche, responsabilmente coscienti del pericolo che incombe, in stretta collaborazione promuovono l’organizzazione di una conferenza stampa per martedì 12 maggio a Roma, ove verranno illustrate tutte le motivazioni contrarie all’emendamento e la dichiarazione di mobilitazione dell’intera categoria degli agenti di assicurazione. Inoltre, il Presidente del Comitato SNA dei Gruppi Aziendali Agenti, Maurizio Pacchioni, anticipa al 12 maggio la convocazione di una riunione già programmata dei Presidenti dei GAA, per partecipare alla conferenza stampa indetta a Roma.

Intanto le rispettive presidenze SNA e Unapass, hanno chiesto la collaborazione dei propri Presidenti Provinciali per attivare una campagna di sensibilizzazione verso i rappresentanti politici e delle testate giornalistiche locali, esprimendo l’indignazione dell’intera categoria professionale verso questo gravissimo tentativo di arretramento sul piano delle liberalizzazioni nell’attività dell’intermediazione assicurativa italiana. Un grave danno, per il consumatore, al quale si vorrebbe impedire di accedere facilmente ad una molteplicità di offerte, ma anche un danno all’economia del settore assicurativo italiano.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

lunedì 4 maggio 2009

Mercato assicurativo italiano fortemente concentrato

















Newsletter Anno VII - n°307 - 04 Maggio 2009



Cari Colleghi,
elaborata dall’Ania la statistica "Premi del lavoro diretto italiano 2008", contenente la graduatoria premi sia per singole imprese che per gruppi di imprese.

Nella classifica delle imprese nei rami danni il primo posto spetta all’Allianz con un incasso premi pari a 4.279 milioni di euro, meno 8,7% rispetto all’anno precedente. Seguono Fondiaria-Sai (-1,5% su 2007), Assicurazioni Generali (-0,8%), Milano Assicurazioni (-4,4%), Aurora (-2,8%). Tutte le prime 5 imprese registrano un decremento nella raccolta premi che va ben oltre il dato medio nazionale (meno 0,6%).

Nei rami vita, classifica imprese, il primo posto è occupato da Poste Vita con premi 2008 pari a 5.522 milioni di euro (-0,2% rispetto al 2007), seguono Assicurazioni Generali (-3,2% su 2007), Alleanza assicurazioni (+6,7%), INA (-15,2%), CreditRas vita (-45,8%).

La graduatoria rami danni per Gruppi assicurativi conferma che il mercato è saldamente in mano ai primi 5 Gruppi, questi complessivamente gestiscono il 70,2% del mercato: Generali, Fondiaria-Sai, Allianz, Unipol Gruppo Finanziario, Reale Mutua. I successivi 5 gruppi detengono il 17,1%, con un totale per i primi 10 gruppi dell’87,3%. Ai restanti 46 gruppi rimane il 12,7%

Nei Rami Vita, i Gruppi assicurativi che troviamo nei primi 5 posti della graduatoria sono: Generali, Poste Vita, Allianz, Fondiaria-Sai, Unipol Gruppo Finanziario; con un totale del 61,9% di quota di mercato. I successivi 5 Gruppi assicurativi detengono il 21%, pertanto il totale della quota di mercato in mano ai primi 10 Gruppi nei rami vita è pari al 82,8%. I restanti 28 Gruppi assicurativi si dividono il 17,2% del mercato vita.

La realtà delle cifre ordinate dall’Ania pone le basi per un’approfondita discussione degli aspetti legati alla concentrazione del mercato nelle mani delle prime 5-10 imprese in tutti i settori assicurativi; perché si analizzi non solo se questo comporta una possibile riduzione degli aspetti concorrenziali, ma anche se questo mercato può ancora accogliere ulteriori concentrazioni.

È il caso della New-company Alleanza-Toro, Gruppo Generali, di recente costituzione. Questa aggregherà i rami d’azienda delle rispettive compagnie, che pur mantenendo distinti marchi, saranno un’unica compagnia vita-danni, destinata a consolidare definitivamente la quota di mercato nelle mani delle Generali.

Il progetto punta sulla possibilità di poter contare di due reti distributive complementari fatta dai 3.000 dipendenti e 12 mila produttori di Alleanza assicurazioni, che saranno impegnati anche nella diffusione delle assicurazioni danni, e dagli 800 Agenti e 2 mila subagenti Toro.

Sull’intero progetto dovrà pronunciarsi l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sulla possibile situazione di trust esercitata dal Gruppo Generali, potendo contare la nuova compagnia, su un esercito di oltre 18.000 operatori. Numero addirittura superiore a quello di Poste e che ha consentito quest’ultima di divenire in brevissimo tempo tra i leader nei rami vita. Sarà così anche per la new-company Alleanza-Toro?

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas