lunedì 18 maggio 2009

La Federazione Unitaria SNA-Unapass in audizione al Senato






Newsletter Anno VII - n°309 - 18 Maggio 2009



Cari Colleghi,
la Commissione straordinaria del Senato per la verifica dell'andamento generale dei prezzi al consumo e per il controllo della trasparenza dei mercati, ha svolto il seguito dell'indagine conoscitiva sulle determinanti della dinamica del sistema dei prezzi e delle tariffe e sulle ricadute sui cittadini consumatori.

In audizione la Federazione Unitaria SNA-Unapass: in rappresentanza sono intervenuti il Vicepresidente vicario SNA, Jean François Mossino, il Presidente di Unapass, Massimo Congiu, e il componente dell'Esecutivo Nazionale SNA Claudio Demozzi.

Il Vicepresidente Sna premette che le agenzie di assicurazione detengono una quota pari all'85% del mercato assicurativo relativo al ramo danni e che esse si distinguono altresì dagli altri canali distributivi non professionali per l'elevato livello di assistenza ai consumatori, anche dopo la scelta del prodotto assicurativo, caratterizzandosi come elemento di costante riferimento delle compagnie sul territorio.

Mossino, sollecita l'impegno del legislatore ad adoperarsi per creare un mercato libero da vincoli, sia con riguardo al conferimento dei mandati da parte delle compagnie, sia relativamente alla durata delle polizze stipulate dagli assicurati, contribuendo così allo sviluppo della competitività e migliorando al contempo la qualità dell'offerta dei servizi assicurativi.

In tale contesto, Mossino rileva la necessità di non bloccare il positivo processo competitivo avviato grazie alla maggiore libertà acquisita dagli agenti monomandatari, che ha fatto registrare una sostanziosa riduzione dei premi assicurativi fin dall'avvio delle misure di liberalizzazione. Tale processo ha infatti accresciuto la concorrenza tra le compagnie, migliorando la qualità delle polizze e dei servizi, con una diminuzione dei livelli tariffari.

Ricorda in proposito il Vicepresidente Sna, che le Autorità di vigilanza hanno più volte sostenuto che il vincolo dell'esclusiva rappresenta la principale causa della scarsa concorrenza dell'offerta di prodotti e servizi assicurativi nonché il maggiore ostacolo all'ingresso nel mercato di nuovi operatori. Infatti il settore assicurativo italiano appare fortemente concentrato, anche in seguito ai processi di aggregazione sinora intervenuti, comportando una riduzione della libertà di scelta dei consumatori e una progressiva standardizzazione delle tipologie assicurative offerte dalle compagnie.

È opinione della Federazione Sna-Unapass che negli ultimi due anni, per effetto delle liberalizzazioni avviate dal precedente Governo, si è registrata una diminuzione del valore dei premi assicurativi in rapporto al PIL, sia per il ramo vita che per quello danni. Osservando peraltro l'incidenza del ramo danni: la maggior parte dei Paesi europei presenta indici pari al doppio o talvolta al triplo di quelli italiani.

Occorre pertanto migliorare la cultura del settore assicurativo, attraverso l'adozione di adeguati stimoli alla concorrenza che consentano un'apertura del mercato italiano anche nei confronti degli operatori stranieri.

Mossino presenta quindi i vantaggi del divieto del rapporto di esclusiva nella distribuzione delle polizze, che incentiva la mobilità degli assicurati e degli agenti, esercitando una pressione verso la riduzione dei prezzi. Esprimendo forte preoccupazione per l'eventualità che il legislatore abroghi il divieto di esclusiva nei contratti di agenzia e la durata annuale delle polizze nei rami danni.

In relazione al primo profilo, sfata il luogo comune che individua nel plurimandato la principale causa dell'aumento dei costi di distribuzione delle polizze: al contrario, il divieto di esclusiva ha lasciato inalterato il margine di remunerazione degli agenti, anche se, sui contratti integrativi temporanei, si sono avuti ritocchi verso l'alto per compensare le riduzioni degli introiti delle agenzie a causa del venir meno del sistema di «preconto», in conseguenza del divieto di stipula di contratti poliennali.

Mossino smentisce anche la tesi secondo la quale la sottoscrizione di una polizza di durata pluriennale sarebbe più vantaggiosa per i clienti in termini di entità dello sconto praticato. In proposito, nel far riferimento all’emendamento al Disegno di Legge n. 1195, all'esame dell'Assemblea del Senato, osserva con sfavore che esso intende reintrodurre un sistema non condivisibile, che contempla uno sconto pari all'1 per cento sulla tariffa per ciascun anno di durata del contratto. Viceversa, l'attuale prassi contrattuale, basata sull'assunzione di impegni di durata annuale, presenta una maggior flessibilità tariffaria che permette al cliente di ottenere sconti di pari o maggiore ammontare.

Il Vicario Sna mette poi in guardia il legislatore dal promuovere condizioni di concorrenza basate esclusivamente sul contenimento dei costi dei servizi, rimarcando che tale soluzione rischia di attenuare la tutela effettiva dei consumatori. Al contrario, occorre puntare anche sulla qualità dell'offerta, per fornire servizi più efficaci e trasparenti, adeguati alle concrete esigenze del singolo consumatore. Ove non si seguisse tale indirizzo, evidenzia che gli assicurati correrebbero il rischio di vedere diminuita la loro copertura, esponendosi alle conseguenze delle azioni risarcitorie o di rivalsa proposte dal danneggiato o dalla compagnia assicurativa.

Mossino ha anche rimarcato la necessità di maggiore impegno per contrastare con decisione i fenomeni speculativi e di frode, che si riflettono negativamente sui livelli dei prezzi, osservando che tale azione richiede la collaborazione dello Stato e degli operatori di settore, in analogia con quanto è accaduto in Francia nell'ultimo decennio. In tale scenario, ritiene fondamentale agire sui livelli delle tariffe per l'assicurazione relativa alle automobili, che risultano particolarmente elevate nelle regioni meridionali, evitando che l'aumento dei loro costi possa incentivare la diffusione di comportamenti illegali, come la contraffazione dei certificati di assicurazione o la circolazione di veicoli privi di copertura.

Il Vicepresidente Sna conclude l'esposizione, rilevando che vi sono le condizioni grazie alle quali le istituzioni e gli intermediari professionali possono collaborare per contribuire a creare un mercato assicurativo equilibrato e attento all'esigenze dei cittadini.

Conclusivamente, Jean François Mossino, ha preso positivamente atto del consenso trasversale che si è determinato in ordine all'esigenza di mantenere in vigore il divieto di esclusiva, nell'ottica di salvaguardare i consumatori e di accrescere i livelli di concorrenza nel settore assicurativo.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

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