lunedì 15 novembre 2010

Altroconsumo mette a nudo una consulenza bancaria discutibile











Newsletter Anno VIII - n°367 - 15 Novembre 2010


Cari Colleghi,
il conflitto di interessi in banca è stato messo a nudo nell’inchiesta pubblicata da Altroconsumo questo mese. Armati di telecamera nascosta sono stati visitati 80 sportelli bancari di Milano Roma e Torino, e le sorprese non sono mancate. Nessuna intervista preventiva per capire le esigenze, nessuna domanda per valutare il livello di conoscenza dei prodotti finanziari, consigli alla cieca, questo è il disarmante esito dell’indagine.

Otto banche su dieci non hanno consegnato il prospetto informativo, obbligatorio per legge sui prodotti di investimento proposti, in barba alla nuova Mifid in vigore da tre anni. L'Unione Europea ha emanato la Direttiva con l’intento di rafforzare la tutela degli investitori, aumentare la trasparenza degli strumenti finanziari, la concorrenza e l'efficienza dei mercati dei capitali: Obiettivo mancato a guardare i dati dell’inchiesta.

Altroconsumo nel mese di luglio, vestiti i panni di 4 risparmiatori con profili molto diversi tra loro per obiettivi di investimento, orizzonti temporali e livelli di rischio, ognuno si è presentato presso 20 agenzie bancarie con lo scopo di ottenere una consulenza di come investire i propri risparmi.

In un caso si voleva investire 20.000 euro, senza rischiare e con il desiderio di riprendere possesso del capitale nell’arco di 18 mesi. Nelle 20 banche visitate a Milano sono stati consigliati 26 prodotti, ma solo 3 erano adatti al profilo dell’investitore, hanno proposto obbligazioni bancarie e polizze vita non adatte. Ma il vero problema sta soprattutto nell’assenza di una valutazione dell’adeguatezza e dell’appropriatezza del prodotto proposto rispetto alle esigenze del cliente. Senza considerare che in troppi casi non è stata consegnata la prescritta documentazione; prospetti informativi fondamentali per far comprendere il grado di rischio e l’orizzonte temporale, in particolare nell’offerta di prodotti strutturati.

Ma anche consigli di investimento divergenti dalle esigenze del cliente, con larga offerta di polizze di bancassicurazione e di titoli obbligazionari emessi dalla stessa banca: significativi del conflitto di interessi al quale sono sottoposti gli addetti alla consulenza. Così la Mifid in vigore dal 2007 in tutti gli Stati dell'Unione Europea è superata dalla prassi consolidata, e addio tutela degli investitori. Dimenticate le regole generali per la gestione dei conflitti d'interesse si fa strada la logica dei premi per il personale al raggiungimento dei budget. Una pratica che fa emergere tutti i limiti di un sistema premiante per il piazzista, piuttosto che per il consulente.

Torna facile la memorabile la frase del presidente dell’Ina Antonio Longo, rivolta all’allora presidente dell’Abi: “ognuno faccia bene il proprio mestiere”.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

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