lunedì 4 agosto 2008

Una guida ai vantaggi fiscali della previdenza complementare









Newsletter Anno VI - n°29 - 04 Agosto 2008



Cari Colleghi,
in Italia, nonostante le recenti riforme, la previdenza complementare si è poco sviluppata e le misure in grado di stimolare l’espansione della previdenza integrativa sono scarsamente conosciute. Gli Italiani sono solo in parte consapevoli dei tagli apportati alle pensioni pubbliche e spesso sovrastimano il loro futuro pensionistico; inoltre mostrano di non avere cognizione degli aspetti fondamentali della previdenza complementare e dei fondi pensione.

Per rafforzare l’impegno pubblico volto a fornire ai lavoratori informazioni e conoscenze adeguate, al fine di renderli consapevoli delle opportunità offerte loro dalla previdenza complementare, l’Agenzia delle Entrate ha realizzato la guida: I VANTAGGI FISCALI DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE.

La guida, dopo una breve descrizione delle varie forme pensionistiche complementari, fornisce ai contribuenti utili informazioni, sotto l'aspetto tributario:
· I destinatari della previdenza complementare;
· I fondi pensione;
· Le forme individuali pensionistiche attuate mediante contratti di assicurazione;
· La misura dei contributi;
· Il finanziamento attraverso il conferimento del TFR;
· In cosa consiste il beneficio fiscale;
· L’agevolazione per i lavoratori di prima occupazione;
· Contributi versati per i familiari a carico;
· Le agevolazioni per il datore di lavoro;
· I fondi in regime di contribuzione definita;
· I fondi in regime di prestazioni definite;
· I fondi pensione che possiedono immobili;
· I “vecchi” fondi pensione;
· Versamento dell’imposta e presentazione della dichiarazione;
· Le prestazioni erogate in forma di capitale;
· Le prestazioni in forma di rendita;
· La richiesta di anticipazione;
· Le imposte sulle anticipazioni;
· Le regole per il reintegro delle anticipazioni;
· Le tipologie di riscatto;
· Il regime fiscale dei riscatti;
· Le leggi di riferimento.

La guida si inserisce in un contesto, quello italiano, in cui gli strumenti della previdenza integrativa stentano a decollare. Il fatto che, a dispetto della convenienza fiscale, le contribuzioni dei lavoratori siano finora state in media ben inferiori alla soglia di deducibilità dal reddito imponibile è anche legato con la scarsa conoscenza e disinformazione in materia pensionistica.

Un’analisi esaustiva della tassazione della previdenza complementare e del conseguente beneficio fiscale é particolarmente utile per favorire la diffusione della cultura assicurativa nel paese, affinché i lavoratori conoscano appieno il funzionamento del sistema previdenziale e siano in grado di operare scelte consapevoli.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

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