lunedì 31 agosto 2009

Nuovo regolamento Isvap sulla remunerazione





Newsletter Anno VII - n°321 - 31 Agosto 2009



Cari Colleghi,
l’Isvap ha messo in pubblica consultazione un nuovo regolamento sulle politiche di remunerazione delle imprese di assicurazione. Scopo di questa normativa è quello di evitare che pratiche eccessivamente sbilanciate sulla realizzazione di risultati di breve termine possano pregiudicare la sana e prudente gestione delle imprese, incoraggiando l’assunzione di un‘eccessiva esposizione al rischio.

Nella predisposizione del testo regolamentare, l’Istituto per la vigilanza del settore assicurativo ha tenuto conto dei più recenti orientamenti emersi a livello internazionale a seguito della crisi, tra cui i Principles for Sound Compensation Practices del Financial Stability Forum dell’aprile 2009 e le Raccomandazioni della Commissione Europea 2009/384/CE e 2009/385/CE del 30 aprile 2009, in materia di politiche di remunerazione.

I principi generali, descritti nell’articolo 4 della bozza di regolamento, prescrivono che:
1. le imprese adottino politiche di remunerazione coerenti con la sana e prudente gestione del rischio e in linea con gli obiettivi strategici, la redditività e l’equilibrio dell’impresa nel lungo termine.
2. Le imprese evitino politiche di remunerazione basate in modo esclusivo o prevalente sui risultati di breve termine, tali da incentivare una eccessiva esposizione al rischio.
3. Le politiche di remunerazione siano soggette a revisione periodica, anche in ragione dell’evoluzione del contesto economico e operativo di riferimento, delle attività e dell’assetto organizzativo dell’impresa.

Tutto molto interessante, si può osservare, fintanto che il regolamento mette un serio vincolo sui compensi dei manager, così come sull’esigenza di maggiore attenzione nella distribuzione di stock option e incentivi di ogni genere.

Ma l’articolo 21 si occupa anche dell’intermediazione: nella definizione delle politiche di remunerazione le imprese dovranno avere cura di assicurare che i compensi e gli incentivi agli intermediari siano coerenti con i principi del regolamento in argomento.


Più d’una osservazione può essere mossa dagli intermediari in merito a questa novella: in primo luogo tale norma comporta il pericolo di introdurre il principio dello jus variandi provvigionale; ma è interessante, per chi scrive, considerare i principi generali che vedono l’Isvap particolarmente attento alla stabilità delle imprese di assicurazione, piuttosto che al sistema assicurativo nel suo complesso.

Con questa ottica, il rischio è quello di affrontare il tema della stabilità delle compagnie di assicurazione, a sfavore degli altri attori del sistema assicurativo. Giacché la modifica della remunerazione degli intermediari può comportare benefici ad una parte, a danno dell’altra. E tutto ciò è particolarmente delicato se si immagina che attraverso tale provvedimento si possa arrivare a determinare una nuova remunerazione dei singoli intermediari impegnati nelle zone più “calde” del paese, oppure nei riguardi di quelle singole agenzie con saldi tecnici problematici.

Come noto, la stabilità e solidità del sistema delle agenzie sono oggi fortemente compromesse da una redditività andata deteriorandosi negli anni, ed in maniera significativa per effetto della riduzione delle entrate dovuta a minori incassi, minori provvigioni, ed alla crescita dei costi, per lo più derivanti dalle nuove incombenze, oltre che a maggiori oneri per tutte le spese in generale.

E allora si inizi a parlare della sana e prudente gestione delle agenzie, scoraggiando l’eccessiva esposizione al rischio di chiusura determinata da una remunerazione del tutto insufficiente a garantire la più professionale intermediazione.

La pubblica consultazione dello schema di regolamento relativo alle politiche di remunerazione nelle imprese di assicurazione scade il 15 ottobre 2009. Le osservazioni vanno inviate all’indirizzo di posta elettronica: remunerazioni@isvap.it.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

Nessun commento: