lunedì 22 marzo 2010

OoSs dei lavoratori accusano gli agenti per l'insicurezza dei luoghi di lavoro












Newsletter Anno VIII - n°347 - 22 Marzo 2010



Cari Colleghi,
le Segreterie nazionali Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca-Fna, chiedono al Ministro Sacconi di allertare le strutture periferiche del suo ministero, affinché venga svolta dagli Ispettorati del lavoro e dalle Asl un'approfondita campagna di verifiche sulle agenzie di assicurazione presenti sul territorio nazionale.

Risale al 1 marzo la missiva delle organizzazioni sindacali dei lavoratori delle agenzie di assicurazione in gestione libera, che trascurando il più elementare protocollo di buone relazioni industriali, scelgono la strada del contrasto, nonostante siano in corso gli incontri per la definizione del rinnovo contrattuale.

Scrivono le associazioni al Ministro: “La situazione drammatica che ci impone, come sindacalisti e come cittadini, di disturbarla è l'assoluta mancanza di certezze in merito all'applicazione dei Decreti legislativi 81/2008 e 106/2009 sulla tutela della Salute e della Sicurezza sui luoghi di lavoro nelle Agenzie di Assicurazione”.

Evidentemente si tratta di frasi fatte, da utilizzarsi in copia e incolla; ma fa specie che i rappresentanti dei lavoratori, pur conoscendo bene gli ambienti nei quali si svolge l’attività, abbiano abusato della drammatizzazione per sollecitare ispezioni inutili quanto dispendiose per lo stato e per i cittadini tutti.

Lo sanno bene i collaboratori dipendenti delle agenzie, che non vi è l’ombra d’infortunio all’interno dei locali agenziali. Così come sono al corrente della situazione di estrema difficoltà reddituale nel quale versano gli agenti di assicurazione, oberati dalle mille incombenze, compresa quella legata alla disciplina della sicurezza nel luogo di lavoro, alla quale tutte le agenzie si sono immediatamente uniformate; oltre che nel rispetto delle leggi, soprattutto nel rispetto di quel capitale professionale e umano costituito dai propri collaboratori dipendenti.

Ma allora, a chi giova questa fuga in avanti delle organizzazioni sindacali? Veramente è difficile comprendere le ragioni di questo livore, considerato pure che le organizzazioni datoriali Sna e Unapass faranno di tutto per proteggere il capitale di uomini e donne con il quale condividono il sapore di una professione fattasi sempre più amara.

Bene farebbero le lavoratrici e i lavoratori delle agenzie a prendere le distanze da queste becere forme di minaccia che nulla hanno a che vedere con le splendide relazioni trattenute con i propri Agenti: datori di lavoro responsabili e attenti alle loro esigenze.

Ciò che preoccupa oggi la categoria degli agenti di assicurazione non è certo l’insalubrità dei locali agenziali, ma piuttosto il mantenimento dei livelli occupazionali, che in un contesto come quello attuale sono fortemente minati dalla crescente dinamica dei costi e dalle ridotte entrate provvigionali. Preoccupazioni queste che dovrebbero essere condivise da chi intende rappresentare a pieno titolo i lavoratori delle agenzie di assicurazione, piuttosto che abbandonarsi a infondate denunce.

Non è tempo per rivendicazioni fuori misura, e non è tempo per atteggiamenti dilatori, occorre senso di responsabilità per affrontare questo passaggio di crisi. Il quadro tendenziale della redditività agenziale delineato dal Centro studi Sna e Iama Consulting, mette in evidenza il graduale e progressivo peggioramento delle previsioni, dovuto all’aggravarsi dei fattori che compongono il bilanci agenziali; occorre quindi una manovra anticrisi, che non può sollevare da responsabilità le organizzazioni dei lavoratori, chiamate a fronteggiare, al fianco degli agenti, le possibili soppressioni di agenzie e dei conseguenti posti di lavoro.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

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