lunedì 18 giugno 2007

Nuove regole della distribuzione assicurativa












Newsletter Anno V° - n°22 - 18 Giugno 2007



Cari Colleghi,

l’Esecutivo Provinciale di Sassari, sulla scia delle recenti modifiche legislative, ha recentemente organizzato un convegno pubblico per discuterne i possibili scenari economico-professionali. Intorno al tema “Nuove regole della distribuzione assicurativa”, una ampia e competente platea di Agenti, Consumatori e Consulenti legali, tutti interessati a garantire, anche per il futuro, un adeguato livello di assistenza al Cliente-Consumatore.

A parlare di quanto sia cambiato il settore, sono stati chiamati ad esprimersi autorevoli rappresentanti di categoria nei vari ruoli di interesse. Moderati dal giornalista Dott. Marco Ledda, sono intervenuti per l’Ordine degli Avvocati di Sassari: l’avv. Giorgio Spanedda; in rappresentanza del Codacons: l’avv. Daniele Solinas; per l’associazione delle agenzie di infortunistica stradale: il dott. Bernardo Sodini, ed oltre al Presidente Provinciale SNA di Sassari: Giacomo Anedda; nella sua doppia veste di rappresentante italiano in seno al BIPAR (associazione internazionale degli intermediari assicurativi), è intervenuto il responsabile relazioni internazionali dell’Esecutivo Nazionale SNA, Jeans Francois Mossino.

Stuzzicato dal Moderatore, il Dott. Sodini, Agente di Infortunistica Stradale, non ha mancato di criticare l’intervento legislativo che ha ridotto le potenzialità di difesa del danneggiato, il quale, nella veste di conducente del veicolo non potrà ricevere la medesima tutela del trasportato. Infatti la norma dell’indennizzo diretto destina due diversi trattamenti. Al primo, conducente danneggiato, non è ammesso il rimborso delle eventuali spese di patrocinio, volte all’assistenza del più equo risarcimento, rispetto al trasportato, il quale conserva la possibilità di farsi assistere in tutto il processo liquidativo da un proprio consulente di fuducia. Evidenziando pertanto una iniqua disparità di trattamento delle parti coinvolte.

Il Dott. Sodini ha sottolineato inoltre le crescenti difficoltà incontrate dai Clienti dopo l’introduzione della norma dell’indennizzo diretto che, di fatto, per diversi motivi, subiscono ritardi inspiegabili, sia per l’apertura dei sinistri, sia per la perizia dei danni, e durante tutto l’iter liquidativo.

Per l’Avvocato D. Solinas rappresentante del Codacons, questo è soltanto uno dei tanti problemi legati alle nuove disposizioni. Passando in rassegna tutta una serie di problematiche venute alla luce nel nuovo sistema, si sofferma su quello che è il problema nei problemi: le tariffe. Pur di fronte ad una generale riduzione dei costi per le imprese assicuratrici, queste, non generano altrettante riduzioni nei premi assicurativi. Per i consumatori sono da criticare anche le nuove formule del risarcimento in forma specifica, forma assicurativa che prevede la possibilità per l’assicuratore di provvedere direttamente alla riparazione del veicolo per tramite delle carrozzerie convenzionate. Circa 4.000, a fronte delle oltre 18.000 imprese di autoriparazione presenti nel territorio nazionale sarebbero convenzionate con le imprese assicuratrici. Secondo l’avvocato D. Solinas, accordi di questo tipo, possono essere oltre che dannosi per la concorrenza, anche lesivi dei veri interessi dei Consumatori che potranno ricevere una riparazione non espressa alla regola d’arte, dovendo i riparatori sottostare a tariffe di riparazione imposte dalle imprese, con ovvie conseguenze sulle riparazioni che certamente saranno adeguate alla modesta spesa destinata dall’impresa assicuratrice agli autoriparatori.

L’Avvocato G. Spanedda, dell’Ordine di Sassari, ha ricordato la grande comunione di interessi tra gli Agenti e gli Avvocati, “entrambi miriamo alla soddisfazione del Cliente”. L’Agente, realizzando la migliore tutela assicurativa e l’avvocato, successivamente, tutelando il cliente nella fase di assistenza al sinistro. La consapevolezza del cliente dei suoi diritti per un completo risarcimento del danno è materia complessa che non può e non deve essere sottovalutata. Commenta l’avvocato Spanedda, non è improprio in un incidente stradale, fare riferimento alle diverse voci di danno patrimoniale, biologico e morale, dovute al danneggiato, così come quello legato al danno da fermo tecnico del veicolo in riparazione, che le imprese di assicurazione raramente riconoscono, e solo su espressa e ripetuta richiesta.

Anche l’avvocato Spanedda non manca di mettere in risalto alcuni temi di criticità dell’attuale sistema della liquidazione dei sinistri. In particolare fa riferimento alle tabelle di liquidazione dei danni di grave entità, ovvero quelli con una invalidità permanente oltre il 9%. Infatti, ancora oggi, in assenza del D.P.R. da emanarsi, che ne riassuma in una univoca fonte di valutazione, la liquidazione è parametrata alle tabelle individuate dai vari tribunali nazionali. Nella pratica, il medesimo danno è liquidato diversamente a seconda della giurisdizione competente. Critico anche sulle insufficienti sanzioni inflitte ai responsabili di gravi incidenti stradali, l’avv. G. Spanedda ritiene inoltre non sufficientemente adeguato il sistema dei Giudici di Pace, i quali, sono spesso impreparati nelle questioni tipicamente assicurative.

Jans Francois Mossino (particolarmente applaudito dai presenti), ha offerto una chiara visione internazionale della distribuzione assicurativa. Con la differenti situazioni che portano ad evidenti differenze nei rapporti con il mercato. Con semplicità ha spiegato le ragioni per cui l’adozione generalizzata di norme a livello europeo non possano essere adeguate nelle realtà delle sue varie regioni. Infatti ad esempio, è del tutto fuorviante l’esposizione della commissione dell’intermediario nel sud europa dove l’intermediazione è svolta prevalentemente dagli Agenti mandatari dell’impresa. Diversamente è più che valida nel nord europa, come nel caso della Norvegia, dove la presenza prevalente del Broker, necessita di una adeguata e chiara evidenza delle commissioni, in quanto il Broker operando su mandato del Cliente, è più che giusto che informi quest’ultimo dei costi che gravano su di lui. Osservazioni pienamente condivise dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato il quale osserva, come può essere addirittura fuorviante per il Consumatore l’esposizione delle commissioni di intermediazione.

In Italia, rileva Mossino, il mercato dei rami danni saldamente in mano degli Agenti Professionisti è oltre l’80%, di questi oltre il 90% opera in regime di monomandato. Per effetto delle recenti modifiche legislative con l’introduzione del plurimandato, gli Agenti avranno maggiori opportunità per promuovere il cosiddetto “The bast advice” ovvero praticare il miglior consiglio e suggerire le soluzioni più idonee alle esigenze del Cliente. Il Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione, intende valorizzare la categoria e prosegue nei suoi compiti, con la forza della ragione e con la forza data dagli associati, per suggerire soluzioni alle criticità emerse nel dibattito.

Il Presidente G. Anedda, non ha mancato di ricordare che i canali “alternativi”, pur con massicce campagne pubblicitarie che sbandierano sconti del 30, 40, ed anche del 50%, non riescono comunque a “sfondare” presso i consumatori e realizzano una raccolta complessiva di poco superiore al 6% del mercato. I motivi della forza agenziale sono soprattutto legati alla presenza sul territorio e la conoscenza personale della propria gente; un valore questo che, secondo Jans Francois Mossino, deve essere condiviso e adeguatamente remunerato dalle imprese.

La conoscenza del territorio con le sue specificità non potrà mai essere sostituito dai canali alternativi. La scelta effettuata da diverse imprese, intente alla riduzione dei costi, per tramite di concentrazioni societarie, economie di scala e non ultima la distribuzione assicurativa standardizzata, non sono condivisibili e porteranno al detrimento delle prestazioni, grave errore. Così come fortemente sbagliato il ritiro dal territorio delle strutture dedite alla liquidazione dei sinistri, per favorire l’esternalizzazione su strutture economicamente più vantaggiose, quali i call center, ma altrettanto inefficaci per la migliore assistenza del Cliente.

Giacomo Anedda conferma che gli Agenti, diversamente dalla “grande distribuzione”, mirano principalmente alla qualità dei prodotti venduti, passando attraverso il servizio, vero valore aggiunto nel rapporto Assicurato-Agente.

Al termine del Convegno il moderatore, Marco Ledda, ha espresso il convincimento che l’Agente, insieme agli altri attori che si occupano della fase di assistenza post-sinistro, restano interlocutori privilegiati ed insostituibili per il Cliente.

Cordiali saluti.
Paolo Bullegas

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