lunedì 19 ottobre 2009

Esposizione targa "assicurazioni" costa 20 mila euro







Newsletter Anno VII - n°328 - 19 Ottobre 2009


Cari Colleghi,
costa particolarmente caro affiggere una targa con la scritta “assicurazioni” a chi non iscritto nel Registro Unico degli intermediari assicurativi (RUI).

Il fatto è accaduto a Caltanissetta, in seguito ad una attività ispettiva della Guardia di Finanza, è stata accertata la presenza di una targa con la scritta assicurazioni apposta accanto ad un portone di ingresso di subagenzia.

Secondo l’Isvap si è trattato di sanzionare la violazione dell’art. 308, comma 1, del D.Lgs. 209/2005, Codice delle Assicurazioni Private, il quale prevede:
“L'uso, nella denominazione sociale o in qualsiasi comunicazione al pubblico, delle parole assicurazione, riassicurazione, compagnia di assicurazione, compagnia di riassicurazione, mutua assicuratrice ovvero di altre parole o locuzioni, anche in lingua estera, idonee a trarre in inganno sulla legittimazione allo svolgimento dell'attività assicurativa o riassicurativa è vietato ai soggetti diversi, rispettivamente, da quelli autorizzati all'esercizio dell'attività di assicurazione o di riassicurazione. Chiunque contravviene al disposto è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro duemila a euro ventimila”.

Con il Regolamento n.9 l’Istituto di Vigilanza ha poi previsto che il termine “assicurazione” o altro termine equivalente, privo di ulteriori specificazioni, può essere utilizzato dagli intermediari di assicurazione e riassicurazione, a condizione che dalla documentazione informativa da consegnare ai contraenti risulti in modo inequivoco l’esercizio dell’attività di intermediazione.

La Guardia di Finanza nella sua indagine avendo accertato che la targa era stata apposta da persona non iscritta al Registro Unico degli Intermediari delle assicurazioni, ha fatto scattare la sanzione attribuita dall’Isvap, nella misura massima di euro 20 mila.

Sempre più spesso si parla di deregulation nel settore assicurativo, riferendosi a casi emblematici di inosservanza della fitta regolamentazione del settore assicurativo, che tuttavia sembra riguardare solamente coloro che rispettosamente si attengono alle varie norme.

Sono innumerevoli le situazioni riscontrate di palese violazione delle norme che vengono sempre più spesso denunciate alle autorità.

Recentemente, ad esempio, è stata segnalato all’Isvap il sito www.polizzadelcane.it sospettato di eludere le norme della circolare n. 393/D del 17 gennaio 2000, in tema di collocamento di prodotti assicurativi tramite internet; nonché del Regolamento Isvap n.5. È importante ricordare che la circolare 393 ammette la possibilità per gli agenti di assicurazioni di fare ricorso ad internet, quale tecnica di vendita, a determinate condizioni, ma lo stesso non è consentito ai collaboratori di questi ultimi. Come il caso del sito che propone la polizza del cane.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

1 commento:

no ha detto...

Scusi ma il sito polizzaperilcane.it vendeva polizze tramite internet?
Un collaboratore di agenzia, se non sbaglio può essere proprietario di un sito in cui presenta la sua attività, magari dando anche consulenza ma mai intrattenendo rapporti di tipo intermediario e quindi vendere polizze tramite email o tramite il sito.
Mi faccia sapere cosa ne pensa lei?