lunedì 12 ottobre 2009

Moody's: outlook negativo sul mercato assicurativo italiano






Newsletter Anno VII - n°327 - 12 Ottobre 2009



Cari Colleghi,
impietoso il giudizio di Moody’s Investors Service sulle prospettive del settore assicurativo. Outlook negativo per il settore assicurativo italiano, in linea con l'outlook negativo espresso per il mercato assicurativo europeo nel suo complesso. Secondo l'agenzia di rating diversamente dagli altri mercati europei, le prospettive negative delle assicurazioni italiane sono riconducibili principalmente ai cambiamenti strutturali del settore e solo in parte alle ripercussioni della crisi finanziaria globale. Lo sostiene Moody’s nel suo nuovo rapporto sulle previsioni per il settore assicurativo in Italia.

Antonello Aquino, analista di Moody's, responsabile per il mercato assicurativo italiano, spiega: "Ci aspettiamo che il carattere competitivo del comparto auto, esacerbato dalla nuova legislazione approvata nel 2007 e nel 2008, e l'evoluzione delle dinamiche della distribuzione di prodotti di bancassicurazione continuino a deprimere la redditività del settore a medio-lungo termine, che difficilmente tornerà in tempi rapidi ai massimi registrati nel 2005. Un fattore più positivo è che il sistema assicurativo italiano ha dimostrato una tenuta maggiore alla crisi finanziaria, in virtù della sua esposizione più modesta a prodotti strutturati, e delle politiche d'investimento prudenziali delle compagnie".

Nei rami vita, Moody’s sottolinea la brusca flessione dei premi dell'attività di bancassicurazione, il maggiore canale distributivo delle polizze vita in Italia, che ha colpito duramente il ramo vita nel 2008, poiché le banche, per ripristinare la loro liquidità interna, hanno promosso la vendita dei propri prodotti, anziché quelli dei loro partner assicurativi. Inoltre, Moody's rileva che la vendita di prodotti investment-linked ha subito una battuta d'arresto con il crollo dei listini azionari e l'insolvenza di Lehman Brothers registrata nella seconda metà del 2008.

Nel primo semestre 2009 i premi tradizionali venduti tramite il canale della bancassicurazione hanno registrato un recupero grazie al lancio di nuovi prodotti con "specifica provvista di attivi". Tuttavia, l’agenzia di rating rimane cauta circa la sostenibilità della crescita dei premi generata da questi prodotti, alla luce della sua redditività molto bassa e a volte negativa in termini di market-consistent embedded value.

Per quanto riguarda i rami danni, Moody's osserva che negli ultimi anni ci sono stati una serie di cambiamenti strutturali: l'introduzione del risarcimento diretto nel 2007 e la legge Bersani nel 2008, che hanno acuito il deterioramento della redditività nel comparto Rcauto. Inoltre, la diminuzione delle immatricolazioni di nuove vetture e il maggiore tasso di penetrazione della concorrenza estera esercitano pressioni sulle tariffe, che non giovano al settore.

"Nel primo semestre 2009 i leader di mercato hanno dato inizio ad una campagna di innalzamento dei prezzi dell'assicurazione auto a seguito del notevole deterioramento del rapporto sinistri/premi del settore auto. Tuttavia, Moody's ritiene che i benefici dell'iniziativa incideranno sui risultati delle compagnie assicurative solo a partire dal 2010, mentre i risultati tecnici della gestione caratteristica nel ramo danni resteranno depressi nel 2009", precisa Aquino. Inoltre, la crescente presenza di operatori stranieri, pur non minando la leadership consolidata delle compagnie più affermate, dovrebbe contribuire ai modesti livelli di redditività del settore rispetto ai massimi del 2005.

L’Agenzia Moody’s, ritiene poi probabile che la recessione, solo di recente tangibile a livello di economia reale in Italia, provochi un incremento del numero di casi di risarcimento fraudolenti; è del parere inoltre, che le compagnie assicurative italiane debbano far fronte ad un incremento dei costi di distribuzione al fine di conservare i loro attuali servizi agenziali, sulla scia della fine della distribuzione esclusiva introdotta dalla legge Bersani.

Su questo ultimo aspetto, gli agenti di assicurazione attendono con ansia il ritorno alla redditività. Lasciate nelle mani delle imprese parte delle provvigioni, negli anni difficili del ramo Rcauto, intorno al 1999, oggi le agenzie devono fare i conti con la realtà dei costi che hanno inesorabilmente aggredito i conti economici. Se vi sarà un incremento dei costi distributivi pertanto, non sarà quindi legato al divieto delle clausole di esclusiva nei mandati agenziali, ma ad un ritrovato senso di responsabilità delle imprese che, ci si augura, vorranno giustamente conservare gli elevati livelli di servizio offerto dalle agenzie.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

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