lunedì 5 luglio 2010

Anche i carrozzieri desiderano mantenere lo status di imprenditori indipendenti









Newsletter Anno VIII - n°356 - 05 Luglio 2010










Cari Colleghi,
Confartigianato Marche sul sentiero di guerra, denuncia le convenzioni assicurative proposte dalle compagnie assicurative: “una condizione di abuso della posizione dominante e di distorsione della libera concorrenza nel mercato dell’autoriparazione anche a danno dell’utente”.

Sotto processo le nuove polizze di assicurazione che impongono al cliente di sottoporre a riparazione il veicolo accidentato esclusivamente presso le carrozzerie convenzionate dalla compagnia di assicurazione.

Secondo l’associazione degli autoriparatori “le clausole imposte loro dalle assicurazioni non sono in grado si salvaguardare la riparazione a regola d’arte se la riparazione del danno è deciso dall’assicurazione. Ma vi è più che le tariffe orarie proposte dalle compagnie sono inadeguate per colmare i servizi accessori richiesti dalle stesse imprese. Infatti al carrozziere convenzionato sono richiesti oltre la riparazione anche l’accertamento del danno e della responsabilità; prestazioni supplementari gratuite come auto sostitutiva e soccorso stradale; approvvigionamento dei ricambi attraverso un canale unico indicato dalla compagnia; obbligo di riparazione prioritaria; nonché le modalità di riparazione scelte dall’assicurazione e non dall’autoriparatore”.

La riparazione in forma specifica si fa strada sulle nuove polizze soprattutto grazie all’indennizzo diretto, l’assicurazione propone al cliente un piccolo sconto - dal 3 al 5 per cento - a fronte dell’impegno di riparare il veicolo presso la carrozzeria convenzionata. Il fatto di per se vuole dire molto; evidentemente il risparmio delle compagnie per mezzo della riparazione in forma specifica equivale a percentuali ben superiori. Ma i carrozzieri non ci stanno e si mobilitano per difendere la propria indipendenza professionale. Ad Ancona si è tenuto lo scorso 3 luglio un convegno dall’eloquente titolo “Manteniamo il nostro status di imprenditori indipendenti”, organizzato da Confartigianato Imprese Marche.

L’indipendenza professionale è l’argomento centrale dei professionisti della riparazione, così come lo è per l’intermediazione assicurativa agenziale: l’esercizio fondato sulla libertà che costituisce irrinunciabile diritto, nell’interesse del proprio cliente; l’esercizio ispirato a valori etici fondamentali che non deve soggiacere a interessi, imposizioni e suggestioni di qualsiasi natura.

Lo sanno bene oltre il 20% degli agenti di assicurazione che, svincolati per legge dal mandato unico, hanno intrapreso la strada del plurimandato per difendere gli interessi dei propri clienti. Ed è in particolari momenti, come quello attuale, che meglio si apprezza la scelta dell’indipendenza. La tensione sui prezzi praticati dalle imprese di assicurazione e le progressive limitazioni delle garanzie prestate adombra le prospettive dell’agente monomarca, che tra l’altro si deve confrontare con un mercato sempre più attento anche al singolo euro. Non è un caso che l’accresciuta mobilità diviene fattore di successo per coloro i quali sono in grado di soddisfare più esigenze, e per converso, causa di sofferenza per chi non ha nel suo scafale altra scelta da offrire.

Indipendenza professionale dunque, per salvaguardare il proprio status, e nel rispetto del cliente.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

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