lunedì 12 luglio 2010

Diminuiscono i punti di contatto sinistri



Newsletter Anno VIII - n°357 -
12 Luglio 2010





Cari Colleghi,
l’Ania in assemblea a Roma presenta l’Assicurazione italiana 2009-2010, un esame sull’andamento del mercato assicurativo nostrano. Giovedì 8 luglio presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il presidente Ania, Fabio Cerchiai, ha svolto la consueta relazione alla presenza di Giancarlo Giannini presidente Isvap, del ministro Renato Brunetta in rappresentanza del Governo; una relazione che ha lasciato dell’amaro agli intermediari agenti. A loro sono riservate poche righe formali nella parte conclusiva, come si conviene nei rapporti di vicinato: “…facciamo sicuro affidamento sulla professionalità, sulla capacità delle nostre forze lavoro e delle nostre reti distributive, che costituiscono il più importante degli asset aziendali.”

Di reti proprietarie dunque si parla, anche in altro breve passaggio, ma questa volta con l’intento di richiedere la rimozione della norma che vieta l’esclusiva nei rapporti di agenzia: “…Confidiamo nell’impegno delle reti distributive, nella loro professionalità. Continueremo ad investire nelle nostre reti agenziali, convinti della loro centralità nel rapporto con gli assicurati. È un valore di mercato, meritevole di piena tutela, restituire alle imprese di assicurazione italiane la stessa ampia libertà di cui godono i concorrenti europei, consentendo ad esse di operare anche con mandati agenziali di esclusiva. Sono quindi da rimuovere i vincoli introdotti in materia dal precedente Governo con norme inopportune, controproducenti e antieuropee.”

Questi i due passaggi dedicati all’intermediazione agenziale. Praticamente il nulla. Il resto una sequela di richieste tendenti a favorire l’industria assicurativa, soprattutto nell’ambito della liquidazione dei sinistri Rcauto. Neanche un cenno alla campagna di sensibilizzazione lanciata dallo Sna in Puglia per arginare le sospette esagerazioni dolose del danno alla persona. Niente sui tavoli tecnici di confronto annunciati dallo Sna in relazione a singoli aspetti dell’Accordo Nazionale 2003. Per gli Agenti che amministrano oltre l’84% del mercato assicurativo danni e oltre il 90% del ramo auto, una relazione veramente deludente.

L’Ania oltre che richiedere al Governo l’annullamento della possibilità di operare in plurimandato per le reti agenziali, e la rinuncia all’emendamento sulla tassazione delle variazioni delle riserve dei rami vita, ha puntato il dito sulla dinamica dei sinistri nel meridione del Paese, come era normale attendersi. Peccato che questo sia anche il risultato dell’abbandono dei territori progressivamente messo in atto dalle imprese.


È fin troppo evidente il nesso con il ritiro del presidio nella liquidazione dei sinistri. Secondo gli stessi dati forniti dall’Ania infatti, i punti di contatto sinistri nel meridione, in un solo anno, sono scesi dai 693 del 2007 a 597 nel 2008 (-96) con conseguente crescita del carico di lavoro per punto di contatto. Proprio li dove sarebbe necessaria una maggiore presenza di contrasto. Tanto da far nascere a qualcuno il commento con un antico proverbio: “chi è causa del suo mal, pianga se stesso.”

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

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