lunedì 26 luglio 2010

Agenti contro Ania e Isvap, ultimo tentativo prima della rottura delle relazioni istituzionali













Newsletter Anno VIII - n°358 - 26 Luglio 2010



Cari Colleghi,
il Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione (SNA) si prepara ad una fase di protesta per rivendicare con forza le ragioni della categoria agenziale. Il Presidente Metti in una accalorata missiva agli iscritti, respingendo le polemiche interne, anticipa quello che potrebbe rivelarsi un autunno caldo dell’attività sindacale, qualora le istanze degli Agenti non trovino adeguata accoglienza nelle controparti e nelle istituzioni.

Il clima è quello della giusta rivendicazione già delineatasi nel corso del Congresso Nazionale di Febbraio e poi ribadita durante il Comitato Centrale Sna di Salerno dello scorso mese di Aprile, che sarà ricordato come il Comitato Centrale dei tre basta! L’Esecutivo Nazionale, con senso di responsabilità, ancora una volta, intende percorrere tutte le strade del dialogo prima di impegnarsi in un braccio di ferro, e per questo attende l’esito di ulteriori incontri che si terranno nei prossimi giorni. Ma indietro non si torna.

Dall’Isvap, dovranno scaturire precisi impegni, perché senza indugi si individui la strada per arrivare a sciogliere i nodi creati da diverse norme regolamentari irragionevoli. Sull’altro versante, l’Ania sembra non curarsi della necessità di superare le proprie posizioni adottate all’indomani della promulgazione dei decreti Bersani: norme liberali necessarie al mercato assicurativo che hanno fatto venire meno l’esclusiva nei contratti agenziali e la durata poliennale delle polizze. Istituti obsoleti, che non si conciliavano con un mercato aperto e moderno, così come chiesto dal Parlamento europeo e atteso dai consumatori, tutto orientato verso l’adeguatezza e la trasparenza. Nonostante questa ventata europea, l’Ania si è chiusa a riccio e pretenderebbe di trasferire a livello aziendale le modifiche dell’Accordo Nazionale Agenti-Imprese, ignorando Sna e Unapass, naturali interlocutori di qualsiasi trattativa nell’ambito di accordi di primo grado, validi erga omnes.

Consapevole di una situazione fortemente compromessa dalla crisi della redditività ed in più gravata da dispendiosi quanto inutili adempimenti burocratici, l’Esecutivo Nazionale Sna, forte del mandato ricevuto, intende accelerare una nuova fase sindacale ed ha individuato una progressione di azioni di protesta, alternative allo sciopero nazionale, che, in caso di mancato accordo tra le parti, porteranno la categoria allo stato di agitazione e alla rottura delle relazioni industriali. Azioni che, condivise con gli organi di base Sna e auspicabilmente con l’Unapass e con i Gruppi aziendali agenti, mostreranno il volto energico di una categoria coesa, giunta a limite della sopportazione.

È chiaro che non è nelle intenzioni dello Sna aprire una stagione di protesta, ma questa non potrà essere evitata se il confronto istituzionale non approderà a risultati tangibili per la categoria degli Agenti di assicurazione italiani.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

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