lunedì 2 agosto 2010

Revova ad nutum per il Presidente del Gaa Ugf-Aurora Maurizio Pacchioni

Newsletter Anno VIII - n°359 - 02 Agosto 2010



Cari Colleghi,
Ugf assicurazioni lo scorso 28 luglio notifica la revoca del mandato agenziale a Maurizio Pacchioni, agente di Sassuolo, già Presidente del Gruppo Agenti Aurora (Gaa) nonché Presidente del Comitato dei Gruppi aziendali agenti Sna.

È un comunicato del Gaa a diffonderne la notizia, precisando che la revoca dell’incarico è avvenuta ai sensi dell'art. 12, comma II, numero 1 dell'ANA 2003; ovvero, revoca ad nutum con indicazione dei motivi: andamento negativo del rapporto sinistri/premi dell’agenzia Ugf Aurora di Sassuolo.

Lo Sna, Sindacato Nazionale Agenti, appresa la notizia della revoca ad nutum notificata al collega Maurizio Pacchioni, oltre ad esprimere il proprio sdegno verso un provvedimento che considera d’inaudita gravità, antisindacale e ingiustificato, che colpisce un rappresentante della categoria impegnato nella tutela dei colleghi, ha chiesto un urgente intervento dell’Ania presso la sua associata per il ritiro tempestivo del provvedimento.

Il Presidente Sna, Giovanni Metti, ha immediatamente fissato per il prossimo 4 agosto una riunione urgente e straordinaria dell’Esecutivo Nazionale Sna e del Comitato dei Gaa, per deliberare le più opportune azioni sindacali a difesa di Maurizio Pacchioni. Sempre il giorno 4 a Sassuolo è stato convocato d’urgenza il Consiglio Direttivo del Gaa Aurora; mentre il giorno successivo, giovedì 5 Agosto, si terrà una “Conferenza Straordinaria” di tutti gli Agenti Ugf Aurora presso il Centro Congressi della Fiera di Bologna.

Fin qui la cronaca. Ma lo spazio alle riflessioni è d’obbligo, e per queste si propongono quelle di Angelo Gregorio, Componente l’Esecutivo Nazionale Sna, nell’articolo per il bimestrale l’Agente di assicurazione, scritto all’indomani dell’esito del lodo arbitrale che lo ha visto vittorioso (luglio 2009). I tre arbitri infatti si sono espressi unanimemente in suo favore, e l’impresa è stata condannata a pagare la somma aggiuntiva massima prevista.

“…Negli ultimi mesi e fino ad oggi (e purtroppo anche nel prossimo futuro), abbiamo assistito (ed assisteremo) ad una serie di azioni intimidatorie del “sistema compagnie” nei confronti delle rispettive reti agenziali; intimidazioni che vanno dai recessi ad nutum totalmente immotivati, alle revoche per “supposte” giuste cause, alle liberalizzazioni di portafogli imposte perentoriamente, pena la chiusura completa di innumerevoli sportelli agenziali, alle azioni di vario tipo volte a rendere impraticabile il plurimandato previsto dalla Legge Bersani.
In un contesto siffatto, le compagini agenziali Fata di Salerno ed Avellino non potevano che risultare insopportabili anche, ma non in termini secondari, in conseguenza della cospicua attività sindacale che svolgevano sia a livello locale che nazionale, sia nell’ambito dello Sna che del Gruppo Agenti Fata.
Allora è il caso di affermare, con reiterata forza e convinzione, che il “Caso Gregorio” è solo la punta dell’iceberg e che molto deve ancora affiorare in superficie.
Senza voler fare la “Cassandra” a tutti i costi, vedo maturi i tempi per un confronto serrato e duro con le nostre controparti, alle quali non può essere consentito di disattendere precisi obblighi contrattuali, muoversi con il garbo di un elefante in una cristalleria, adottare politiche industriali in totale dispregio dei conti economici delle reti agenziali e così via.
Io credo che ad un certo punto occorra chiamare le cose con il loro vero nome, senza infingimenti ed atteggiamenti diplomatici, ai quali raramente l’altra parte risponde con altrettanta diplomazia, né tantomeno con spirito costruttivo e di reciproco rispetto.
…Allora, torno a dire, il “Caso Gregorio”, che nel mio piccolo ha rappresentato un terremoto (per fortuna non seguito da uno tsunami), rischia di essere una goccia nel mare; può però rappresentare il punto di rottura dal quale ripartire con rinnovata lena e determinazione in difesa dei diritti dei più deboli (e purtroppo ce ne sono tanti, troppi) senza tuttavia indulgere in integralismi, anch’essi negativi.
Quello che sicuramente non possiamo fare, e che certamente lo Sna non farà, è far finta che nulla sia cambiato.
Sarebbe un errore gravissimo e dalle conseguenze non più riparabili.
Per finire, credo che la mia vicenda e quella dei miei colleghi, abbia dimostrato ancora una volta che, o si è forti al punto tale da potersi opporre alle angherie da soli (discorso puramente accademico), o si vince solo se si è uniti da comunità d’intenti e da convinzioni comuni sotto l’egida di un grande Sindacato.
Pertanto, oggi più di ieri, occorre riaffermare, senza “se” e senza “ma” l’unità imprescindibile del Sindacato per continuare in un percorso di tutela dei sacrosanti diritti dei nostri colleghi, senza dimenticare neanche per un istante che sarà un percorso irto di difficoltà ed ostacoli, perché si svilupperà in un contesto che fa fatica ad accettare la legittimità delle posizioni altrui.
Questo è l’unico messaggio forte che potremo inviare alle nostre controparti affinché si ritorni, in un clima sereno, ad un costruttivo dialogo nell’interesse di tutti: Agenti ed Imprese”. Angelo Gregorio.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

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