lunedì 12 maggio 2008

Provvigioni RCA, in chiaro dal 1 Ottobre














Newsletter Anno VI° - n°18 - 12 Maggio 2008


Cari Colleghi,
dal 1 ottobre 2008 provvigioni in chiaro. Lo prevede il nuovo regolamento dell’Istituto per la Vigilanza delle Assicurazioni Private.

Dopo la fase di pubblica consultazione della bozza concernente la disciplina della trasparenza dei premi e delle condizioni di contratto nell’assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore e natanti, l’Isvap ha pubblicato lo scorso 9 maggio il Regolamento n.23.

Il contenuto delle nuove norme regolamentari detta obblighi in capo alle imprese che coinvolgono gli intermediari in maniera determinante. Si tratta dei compensi riconosciuti dalle imprese per l’attività d’intermediazione che, in tutte le realtà, sono considerati attinenti la sfera privata di gestione d’impresa, ma che dal 1° ottobre saranno di pubblico dominio.

Il regolamento fa riferimento all’art. 131 del Codice delle Assicurazioni, D.Lgs 209, che come si ricorderà nella sua emanazione originale, del 7 settembre 2005, riportava in capo alle imprese un obbligo di pubblicazione, per l’assicurazione dei veicoli e dei natanti, presso ogni punto di vendita e nei siti internet, della nota informativa, delle condizioni di contratto praticate nonché la pubblicità dei premi attuata mediante preventivi personalizzati rilasciati presso ogni punto di vendita e mediante i siti internet, lasciando all’Isvap la determinazione di un apposito regolamento.

Successivamente l’articolo 131 fu oggetto di modifica in sede di conversione in legge dell’oramai famoso D.L. 223 del 4 luglio 2006, recante disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, comunemente noto come Decreto Bersani 1. L’articolo 8 del Decreto prevedeva il divieto alle compagnie assicurative e ai loro agenti di vendita di stipulare nuove clausole contrattuali di distribuzione esclusiva per la responsabilità civile auto. In pratica si introduceva il plurimandato per la Rca.

Una scelta fortemente contrastata dalle imprese di assicurazione che per bocca del Presidente dell’Ania, affermarono: «Quale che sia la moralità degli Agenti, essi avranno oggettivamente l’incentivo a vendere la polizza con le provvigioni più elevate, non quella più conveniente per il consumatore», a queste affermazioni faceva eco il Presidente delle Assicurazioni Generali: «l’Agente che può vendere più polizze sarà incentivato a vendere quella su cui ha provvigioni più alte, non quella più conveniente per il Cliente». Con il chiaro intento di far desistere i Parlamentari dall’approvazione del D.L. e, dal canto loro, convincerli che l’introduzione del plurimandato agenziale avrebbe portato soltanto danni alla collettività.

Tanto chiamarono “al lupo al lupo”, che il Governo d’allora presentò ed approvò un emendamento, in sede di conversione in Legge, inserendo norme inutili quanto illiberali: i commi 2bis e 2ter all’art.131 del Dlgs 209/2005:
“2-bis. Per l'offerta di contratti relativi all'assicurazione r.c. auto, l'intermediario rilascia preventiva informazione al consumatore sulle provvigioni riconosciutegli dall'impresa o, distintamente, dalle imprese per conto di cui opera. L'informazione è affissa nei locali in cui l'intermediario opera e risulta nella documentazione rilasciata al contraente.
2-ter. I preventivi e le polizze indicano, in modo evidenziato, il premio di tariffa, la provvigione dell'intermediario, nonché lo sconto complessivamente riconosciuto al sottoscrittore del contratto.”

Tutti inutili gli sforzi compiuti dal Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione che con ragionevolezza si prodigava in tutte le sedi, per spiegare che il consumatore non è certamente interessato alle singole voci che compongono il premio assicurativo, ma piuttosto al suo prezzo finale.

Così il Decreto Legge Bersani1, nella sua conversione nella Legge 248/2006 ebbe una sostanziale modifica introdotta grazie all’azione scomposta ed inadeguata dell’Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici - ANIA -, con il risultato che il plurimandato non è stato eliminato ma anzi esteso a tutti i rami danni con la Legge 40/2007, e le nuove norme dettate dal Regolamento n.23 emanato nei giorni scorsi, andranno ad incidere inoltre sui costi di gestione derivanti dall’aggiornamento informatico conseguente all’adozione delle misure per la trasparenza in esso contenute. Bel risultato, non c’è che dire!

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

Nessun commento: