lunedì 16 giugno 2008

50% di bocciati alla prova scritta d'idoneità per Intermediari



Newsletter Anno VI° - n°22 - 16 Giugno 2008








Cari Colleghi,
2.488 ammessi all’esame scritto d’idoneità per intermediari di assicurazione. Gli esiti? 50% bocciati: 1.225 i respinti e 1.263 gli ammessi alla prova orale.

Si è conclusa con questo risultato la prima prova scritta d’idoneità, unica per l’iscrizione alla sezione A e B del Registro Unico degli Intermediari di assicurazione, secondo le norme del Codice delle assicurazioni.

L’esercito di aspiranti intermediari si è cimentato nella prova scritta lo scorso mercoledì 11 giugno all’Ergife Palace Hotel di via Aurelia in Roma.

Sufficiente, per superare la prova, rispondere esattamente solo a 30 delle 50 domande proposte: Tuttavia la preparazione del 50% dei candidati non si è rivelata che mediocre.

I 1.263 ammessi, svolgeranno nel mese di settembre, le prove orali. A partire da coloro il cui cognome inizia con la lettera F; a seguire, in ordine alfabetico, tutti gli altri.

Il test doveva rispondere a quanto dettato nell’art. 9 del Regolamento n.5. Il comma 4 prescrive che: l’esame scritto è articolato in quesiti a risposta multipla, e verte sulle seguenti materie: diritto delle assicurazioni, inclusa la disciplina regolamentare emanata dall’ISVAP; disciplina della previdenza complementare; disciplina dell’attività di agenzia e di mediazione; tecnica assicurativa; disciplina della tutela del consumatore; nozioni di diritto privato; nozioni di diritto tributario riguardanti la materia assicurativa e la previdenza complementare. Il comma 5 prevede, per i candidati all’attività di intermediazione riassicurativa, l’esame scritto inoltre su: disciplina del contratto di riassicurazione e tipologie di riassicurazione; tecnica riassicurativa.

Sulla definizione di “quesiti a risposta multipla” è utile fare alcune considerazioni. Le domande dei test a risposta multipla sono una forma di valutazione d’esame per le quali chi risponde deve selezionare una o più risposte di una lista. I vantaggi delle domande a risposta multipla sono sostanziali: in particolare per il fatto che il giudizio finale è maggiormente utile ad individuare la preparazione del candidato. Il test acquisisce una maggiore credibilità quando ci sono più risposte da scegliere, e se articolati con cura, risulteranno oggettivamente utili per conoscere il grado delle cognizioni e capacità professionali dell’esaminando.

Diversamente, i quesiti dell’esame scritto svoltosi lo scorso mercoledì, pare prevedessero tre risposte, di cui una soltanto esatta. Se questo fosse confermato, il candidato privo di preparazione è stato particolarmente agevolato: anche senza una chiara e certa conoscenza della risposta: poteva scartare quelle meno credibili, con buona probabilità di successo. Ma in particolare emergerebbe la fondata probabilità che il test non sia coerente con quanto dettato dalla medesima Autorità, quando ha previsto, per l’appunto, quesiti a risposta multipla. Una contraddizione difficile da assecondare e che mette, ancora una volta, a nudo l’improvvida disciplina. Della serie… io me la suono, ed io me la canto!

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

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