lunedì 17 marzo 2008

Antitrust: "pactum sceleris" quello tra Abi e Ania




Newsletter Anno VI° - n°11 - 17 Marzo 2008


Cari Colleghi,
“pactum sceleris”. Con queste parole Antonio Catricalà ha definito i rischi della fusione tra l’Associazione Bancaria Italiana e l’Associazione Nazionale delle Imprese di Assicurazione. Un “mostro troppo forte” per il Presidente dell’Autorità Garante per la Concorrenza e per il Mercato (AGCM).

Per le due associazioni invece, “lo statuto della Federazione Abi-Ania enuncia come proprio scopo quello di promuovere il ruolo dell'industria bancaria e assicurativa coniugandolo con gli interessi generali del Paese, nella piena consapevolezza che un sistema finanziario moderno ed efficiente è condizione indispensabile per lo sviluppo sostenibile dell'economia e della società italiana. E fare questo significa, promuovere la tutela della logica di impresa e la cultura della concorrenza nonché chiarezza e trasparenza, al servizio dei consumatori e dei risparmiatori”.

Tutto questo non convince l’Autorità Antitrust che ha annunciato l’apertura di istruttorie contro ABI e ANIA. Per Catricalà l'organismo che nascerebbe da una fusione tra le associazioni che raggruppano le banche e le assicurazioni italiane sarebbe “un mostro troppo forte con il quale non vogliamo scontrarci”.

Il Presidente dell’Autorità Antitrust ha rilevato in maniera abbastanza decisa la preoccupazione che questa intesa possa comportare finalità di tipo anticoncorrenziali. Come dargli torto? Venuto meno, dal 1 gennaio 2008, il regime di esclusiva delle Compagnie verso gli Agenti di assicurazione, in questi primi mesi poco è cambiato rispetto al passato. Solo timide mosse che si spera siano il preludio di un diverso approccio per la distribuzione assicurativa. Vincolata da un sistema organizzativo d’impresa volto alla maggiore burocratizzazione nonché legato a doppio nodo da un regolamento sulla distribuzione che impedisce anche la più banale collaborazione tra Agenti, che nell’interesse dell’intero mercato, questo si, darebbe impulso e sostegno alla tanto auspicata concorrenza.

In questo senso, la risoluzione Fluvi approvata dalla VIª Commissione Finanze della Camera con finalità di evitare un eccessivo appesantimento burocratico ed una inutile produzione di adempimenti, che sono ostacolo al rapporto fra intermediario assicurativo e consumatore. che il Sindacato Nazionale Agenti, auspica possa essere fatta propria dal prossimo Governo, in attesa della sentenza del Consiglio di Stato, che ha fissato per il 10 giugno prossimo l’udienza che discuterà l’appello presentato dallo SNA avverso la sentenza del TAR del Lazio che ha respinto il ricorso sul Regolamento ISVAP n. 5.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

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