lunedì 9 marzo 2009

Sna difende il plurimandato e spegne gli emendamenti al DL 1195






Newsletter Anno VII - n°300 - 09 Marzo 2009



Cari Colleghi,
gli interventi di modifica alla Legge 40, a firma dei Senatori Cursi Vetrella, orientati alla eliminazione del plurimandato assicurativo e alla reintroduzione alla durata poliennale delle polizze danni sono stati l’obiettivo dell’azione convinta del Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione, che contro gli emendamenti 12.1 e 12.2 al disegno di legge 1195, in discussione al Senato, hanno attivato un importantissima informazione, portando alla ribalta dei media nazionali il problema.

Dopo l'intervista su Radio 1 Rai del Presidente Nazionale SNA, Giovanni Metti, e il passaggio sul TG di Rai 3 che riportava la notizia della conferenza stampa organizzata da Sna e Unapass con il sostegno delle maggiori Associazioni dei consumatori, lo scorso martedì 3 marzo, il tema è stato affrontato anche dalla trasmissione televisiva Ballarò.

Il servizio dedicato alle liberalizzazioni ha visto come protagonista un Agente di assicurazione che ha spiegato la bontà della eliminazione del vincolo di esclusiva, che ha prodotto una riduzione delle tariffe a vantaggio del consumatore. Al termine del servizio il Sottosegretario allo Sviluppo Economico, On. Adolfo Urso, ha replicato seccamente che il governo è contrario agli emendamenti sulle assicurazioni presentati al Senato, e che saranno pertanto respinti!

Questo impegno, preso dal Governo, è certamente frutto della presa di posizione dello Sna e dei Consumatori, che hanno partecipato al mondo politico e all’opinione pubblica il grave danno derivante dalle modifiche proposte.

Nonostante ciò, l’Ania non manca di proporre la propria visione. Dalle colonne de ilsole24ore il Presidente Cerchiai nel tentativo di giustificare gli emendamenti tuttavia inciampa sulla realtà, proponendo argomenti che invero giustificano la validità delle norme liberalizzatrici introdotte dalla Legge 40. Ovvero, alla domanda: «ma come non era Bersani il campione della battaglia a favore del mercato e dei consumatori, ai cui provvedimenti si deve anche la discesa tariffaria di questi anni?» «Nient’affatto - replica il Presidente dell’Ania – la discesa dei premi è la diretta conseguenza della maggiore competizione in un mercato florido dove nuove imprese sono entrate attirate dalla possibilità di fare guadagni». Cerchiai mette quindi in evidenza due aspetti: primo, la possibilità di plurimandato ha determinato l’opportunità delle nuove imprese di affidare incarichi agenziali, prima preclusi per effetto dell’esclusiva che vincolava gli agenti; secondo, in Italia prima dell’ingresso dei nuovi competitori c’era scarsa concorrenza.

Questo a riprova che le giustificazioni dell’Ania non stanno a galla, e affondano sulle stesse argomentazioni. Ben diverso il ragionamento dell’Agente intervistato a Ballarò che è possibile rivedere sul sito Rai.tv al seguente indirizzo internet:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-2c36c97d-c657-457e-a821-47ac1c69ad7c.html (il servizio a metà trasmissione).

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

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