lunedì 23 novembre 2009

Agitazione nelle agenzie Ugf divisione Aurora










Newsletter Anno VII - n°333 - 23 Novembre 2009



Cari Colleghi,
aria di agitazione nelle agenzie di assicurazione. Dopo la chiusura delle agenzie appartenenti al Gruppo agenti Nuova Tirrena, venerdì 27 Novembre saranno le agenzie aderenti al Gruppo agenti Aurora ad incrociare le braccia. Ne da notizia il Presidente del Gaa, Maurizio Pacchioni, in una lettera inviata ai massimi vertici di Unipol Gruppo Finanziario (Ugf).

Le ragioni della presa di posizione degli agenti Ugf assicurazioni, divisione Aurora, sono state riassunte in quattro motivi:
I. nella decisione della compagnia di interrompere il sistema di relazioni, fondato sulla “concertazione”, intercorrente con il Gruppo agenti;
II. nella politica di dismissione di portafoglio e di chiusura di agenzie, soprattutto nel mezzogiorno, annunciata dalla compagnia senza alcuna previsione di strumenti di sostegno alla perdita di redditività che ne deriverebbe alle agenzie interessate e senza alcuna considerazione delle persone che vi operano;
III.nella politica “tariffaria” che la compagnia intende adottare dal prossimo Gennaio, che rischia di mettere fuori mercato tutte le agenzie, colpendo indifferentemente agenzie profittevoli e non;
IV. nella mancanza di “creatività” che si traduce nell’innovazione di prodotto, nel supporto tecnico allo sviluppo, nelle aree profittevoli, affinché funzionino da cassa di compensazione delle aree critiche in attesa che queste, superata la fase di congiuntura, riprendano un percorso virtuoso.

«Per tutte queste ragioni è necessario che tutti Voi comprendiate l’importanza e la straordinarietà del momento. Una straordinarietà che ha indotto il Direttivo, oltre alle iniziative già annunciate quali il ritiro delle commissioni ed altro, a programmare la chiusura generale di tutte le agenzie per il giorno Venerdì 27 Novembre e la convocazione in contemporanea di assemblee interzonali in tutto il territorio nazionale. Si tratta di una iniziativa forte non solo come atto di solidarietà verso le Agenzie in odore di chiusura ma, anche e soprattutto, come segno di protesta delle tante Agenzie attive che le scelte della compagnia rischiano di mettere in crisi, senza alcuna ragione logica». Così scrive agli iscritti il presidente Pacchioni.

Le agenzie sono al centro di un processo di cambiamento che sta mettendo a dura prova la loro capacità di sopravvivenza. Cinquemila agenzie di assicurazione sono a rischio chiusura, secondo la ricerca “Maestro 2009” presentata da Iama Consulting. Uno studio che ha messo in luce le difficoltà delle agenzie assicurative in Italia, nel pieno di un processo di evoluzione e cambiamento che sta mettendo a dura prova non solo la loro redditività, ma la loro stessa sopravvivenza. Lo confermano i dati sull’andamento del numero di agenzie operanti in Italia, scese a 15.474 rispetto alle 15.673 del 2007: una flessione poco rilevante in percentuale, ma che prosegue un trend decennale, visto che nel 1997 le agenzie erano 19.321.

Nel 2008 i ricavi medi sono risultati in calo (-2,3%), la raccolta auto degli agenti scende del 3,7%. Segno negativo anche per il preconto e gli accordi provvigionali, mentre i prezzi continuano a essere l'oggetto di una competizione al ribasso tra le compagnie. Parallelamente, le agenzie affrontano un aumento dei costi (+1,9% nel 2008) dovuto alle modifiche organizzative e gestionali, al rinnovo dei contratti dei dipendenti e alla crescita di affitti e costi utenze. la conseguenza sulla redditività è pesante: -10,9% rispetto al 2007.

Le agenzie di assicurazione sono al centro dell’agonia; si dovrà fare presto per sanare la situazione che sta precipitando inesorabilmente. Ma la soluzione non può essere quella delle fusioni agenziali, piuttosto che la più drastica chiusura delle agenzie. Ben altri provvedimenti si attendono dai manager delle imprese, principali responsabili della moria delle galline dalle uova d’oro.

Cordiali saluti.

Paolo Bullegas

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